L'emittente pubblica svizzera viene spesso criticata per essere di parte e di mancare in obiettività quando riporta l'attualità, in particolare quello che concerne la politica. Forse per rimediare al problema, la SSR offrirà al personale dei corsi di "giornalismo politicamente neutrale".
Un'iniziativa a cui anche i dettratori della SSR dovrebbero essere favorevoli, se non fosse che a tenere questi corsi è un sociologo chiamato Marko Kovic, conosciuto in svizzera interna per essere apertamente socialista e attaccare regolarmente tutto ciò che è destra. Ciò ha suscitato aspre critiche dalla politica: "La scelta di Marko Kovic è molto sorprendente. Non si assegna un mandato come questo cercando brevemente su Google le persone adatte. L'elezione mostra in quali ambienti politici si muove la SSR", afferma il consigliere nazionale del PLR Christian Wasserfallen a “20 minuten”.
“Il fatto che la SSR si rivolga addirittura a un consulente esterno per mostrare al personale come fare un giornalismo neutrale è un'ammissione di colpa” continua il politico PLR che si dice "fortemente deluso dalla SSR. Un giornalismo neutrale e obiettivo fa parte del mandato principale della SSR, che è finanziata con denaro pubblico. Questo impegno discutibile dà ragione a tutti coloro che dicono che la SSR ha un orientamento politico a sinistra".
Secondo Wasserfallen, la politica è ora chiamata in causa: "La SSR ha un mandato politico. Ora è imperativo discutere su quale debba essere il suo compito in futuro e su come debba essere finanziata". Anche il consigliere nazionale dell'UDC Gregor Rutz, co-iniziatore dell'iniziativa "200 franchi sono sufficienti", critica la scelta di Kovic: "L'intera storia è completamente distorta. La SRF vive di denaro pubblico e, in base alla sua licenza, è obbligata a fornire un'informazione neutrale ed equilibrata. Questo è un compito di gestione e dovrebbe essere rivisto dai caporedattori in ogni riunione di redazione. Non basta mandare il personale a un corso online. Questo è un atto di autoaccusa".
A sinistra invece viene difeso l'operato della SSR. Il consigliere nazionale del PS Jon Pult, presidente della Commissione per le telecomunicazioni, ritiene che la polemica "non è altro che un fuoco di fila isterico contro la SSR, come una piccola cerchia di libertari dell'UDC e di parti del PLR fanno da anni". Pult ritiene assolutamente innocuo affidare l'incarico a Kovic: "Sarà competente in materia, la sua posizione personale non ha alcuna importanza".