LUGANO – Che il Lugano fosse una solida realtà del calcio elvetico lo avevamo capito già da qualche tempo. Non c’era certo bisogno della sfida di ieri di Cornaredo contro il Winterthur, ma il 2-1 ottenuto in casa – nuovamente con una formazione condizionata da infortuni e squalifiche – ha suggellato il fatto che i bianconeri parteciperanno per il secondo anno consecutivo alle Coppe Europee, in attesa della finale di Coppa Svizzera. E questo non è un dettaglio su cui sorvolare: il Lugano, ormai, è una delle formazioni faro del nostro campionato.
Certo, si spera che l’anno prossimo il cammino europeo sia un po’ più lungo di quello interrotto lo scorso agosto contro il Beer Sheva, ma resta il fatto che l’obiettivo in casa bianconera è stato centrato e con diverse giornate d’anticipo. Il tutto grazie alla sconfitta rimediata dal Basilea a San Gallo e alla vittoria conquistata da Sabbatini e compagni in casa contro il Winterthur, grazie alle reti di Aliseda e Arigoni, inframmezzate dal pareggio dell’ex Ardaiz.
In quella che il Crus aveva definito “la finale del campionato”, la sua truppa ha dimostrato di saper ancora una volta reagire e resistere nelle difficoltà, di far quadrato di fronte alla avversità e di sapere soffrire il giusto, ma neanche tanto, contro una formazione che sull’arco del campionato ha saputo togliersi soddisfazioni importanti. Da qui al 4 giugno, insomma, i bianconeri dovranno restare concentrati, sul pezzo e dovranno tentare di recuperare qualche tassello importante in vista di quella partita che potrebbe rappresentare la classica ciliegina sulla torta in una stagione da ricordare col sorriso.