“Ripristinare la Ferrovia della Valmorea”. È questo l’obiettivo di alcuni Comuni italiani di confine, che nella serata di venerdì si sono trovati per un primo incontro. Una riunione “informale” utile a gettare le basi e capirne la fattibilità dopo il lancio di una raccolta firme per rimettere in piedi la linea che da Castellanza portava al Ticino.
All’incontro -riporta La Provincia di Como – hanno partecipato i sindaci di Solbiate con Cagno, Rodero, Valmorea, Cantello, oltre ai due capolinea, oltre all’associazione “Amici della Ferrovia”, promotrice del lancio della raccolta firme. Nulla di fatto, concretamente, e nulla di deciso. Se non aver chiarito la volontà di provarci tutti insieme. I prossimi step saranno quelli di elaborare un progetto di sostenibilità sia ambientale che economico. Non sono però escluse eventuali problematiche. In primis coinvolgere nelle discussioni Ferrovie Nord e Regione Lombardia, che successivamente dovranno dialogare con la Svizzera per la messa in comunicazione della ferrovia. Ma anche le elezioni dell’anno prossimo potrebbero cambiare le carte in tavola.
“Il primo incontro – commenta al quotidiano il sindaco di Solbiate con Cagno – è stato positivo. Ne siamo usciti allineati e con la volontà di capire se il progetto ha realmente un impatto positivo sul territorio”. “Non ci sono certezze – fa eco il sindaco di Rodero -. Resto un po’ scettico, in quanto temo sia difficile dimostrare che il progetto stia in piedi, senza poter allungare il tratto dopo Malnate senza innestarsi sulla già funzionante linea ferroviaria in Svizzera. Ma non mi sento di escludere la possibilità”.
All’incontro -riporta La Provincia di Como – hanno partecipato i sindaci di Solbiate con Cagno, Rodero, Valmorea, Cantello, oltre ai due capolinea, oltre all’associazione “Amici della Ferrovia”, promotrice del lancio della raccolta firme. Nulla di fatto, concretamente, e nulla di deciso. Se non aver chiarito la volontà di provarci tutti insieme. I prossimi step saranno quelli di elaborare un progetto di sostenibilità sia ambientale che economico. Non sono però escluse eventuali problematiche. In primis coinvolgere nelle discussioni Ferrovie Nord e Regione Lombardia, che successivamente dovranno dialogare con la Svizzera per la messa in comunicazione della ferrovia. Ma anche le elezioni dell’anno prossimo potrebbero cambiare le carte in tavola.
“Il primo incontro – commenta al quotidiano il sindaco di Solbiate con Cagno – è stato positivo. Ne siamo usciti allineati e con la volontà di capire se il progetto ha realmente un impatto positivo sul territorio”. “Non ci sono certezze – fa eco il sindaco di Rodero -. Resto un po’ scettico, in quanto temo sia difficile dimostrare che il progetto stia in piedi, senza poter allungare il tratto dopo Malnate senza innestarsi sulla già funzionante linea ferroviaria in Svizzera. Ma non mi sento di escludere la possibilità”.