GINEVRA – Servette-Lugano 2-2. Così recita il tabellino del quarto di finale dei playoff. E chi lo avrebbe mai detto e pronosticato dopo il termine della regular season? Una regular season dominata dal Ginevra che ha stanato tutta la concorrenza col suo gioco, con le sue reti e le sue vittorie, tanto da chiudere la stagione regolare con una media punti superiore ai 2 punti a partita. E il Lugano? Beh i bianconeri hanno dovuto sudare e aspettare l’ultimo match per potersi iscrivere ai pre playoff dove poi sono stati bravissimi ed abilissimi a superare il più quotato Friborgo. Chi lo avrebbe mai detto che senza Arcobello, Connolly, una volta Granlund e una volta Bennet, l’HCL sarebbe arrivato a gara-5 a giocarsi la possibilità di conquistarsi il primo match-point?
Forse in pochi, forse nessuno, ma in ogni caso il Lugano arriva a questa sfida odierna con giusto merito, con la giusta carica e con la giusta consapevolezza che vincere a Ginevra non è e non sarà quell’impresa improba che solo una settimana fa faceva paura e sembrava insormontabile. Le dimostrazioni le abbiamo avute in gara-1, nonostante il 6-3 finale in favore dei padroni di casa, e soprattutto in gara-3, dove con una prestazione leggendaria in fase difensiva, Guerra e compagni sono arrivati a un passo dall’ottenere il break, per poi cadere al terzo overtime.
Questa sera si tornerà sul ghiaccio infuocato de Les Vernets e non sarà facile. Non sarà facile per tutti. Per il Lugano ovviamente, non solo per quello che c’è in palio, ma anche per il clima che attenderà i ragazzi di Gianinazzi, col pubblico dell’impianto ginevrino pronto a sostenere i propri beniamini, e per l’atteggiamento che Omark e compagni metterranno sul ghiaccio. Ma non sarà facile neanche per il Ginevra: perdere gara-5 significherebbe tornare a Lugano con le spalle al muro e doversi imporre alla Cornèr Arena per ridarsi un’opportunità. Inoltre, e non è cosa da poco, mentalmente le Aquile ora sanno che affrontare questo HCL non è una passeggiata, sanno che neanche in casa possono “stare tranquille” e sanno che ora tutta la pressione è tornata sulle loro spalle, con tutto ciò che ne può conseguire.
Insomma, il Servette è conscio che questa sera non può far altro che vincere, ma è altrettanto conscio che può anche perdere perché questo Lugano inizia a fare un po’ paura, non solo sul ghiaccio, ma anche nella testa…