Sport, 13 febbraio 2023

Pre-playoff, battaglia in vista, ma le ticinesi ce la faranno

Analisi delle 7 candidate al turno intermedio. Chi sta meglio e chi peggio

LUGANO - BERNA 63 PUNTI
Perché ce la farà: dopo due fallimenti, una delle squadre più ricche del paese non può permettersi di andare in vacanza già ad inizio marzo. Sarebbe un brutto colpo per la piazza. Perciò crediamo che alla fine il Berna andrà ai pre-playoff, anche se non ci sembra abbia il potenziale per andare lontano (vedi titolo). 

Certezze: In questo momento il Berna dipende molto dal suo miglior giocatore, Di Domenico, ispiratore e cecchino implacabile. Sarà lui, secondo noi, l’uomo del destino degli Orsi. Ma dovrà darsi una calmata e mantenersi freddo ogni qual volta verrà provocato (capita spesso).

Incognite: il ballo dei portieri (Wütrich/ Manzato) ci dice che è proprio quello dell’ estremo difensore il punto debole della squadra. Il neo arrivato Karhunen sopperirà alle lacune?


KLOTEN 62 PUNTI
Perché non ce la farà:
 la matricola del campionato ha perso slancio (e punti) nelle ultime partite ed è stata risucchiata nella lotta per evitare di stare sotto la riga. Il trend è dunque al ribasso. Pagherà inoltre l’inesperienza nella massima serie di buona parte della sua rosa. Anche se il fatto di aver giocato una finale lo scorso anno potrebbe aiutare gli aviatori.

Certezze: gli stranieri, i finlandesi e la scoperta Ang davanti. E Tomlinson che ha ancora una volta dimostrato di essere in grado di ottenere il meglio dai giocatori a sua disposizione. Probabilmente questa volta non basterà a centrare quella che sarebbe comunque un’impresa. 

Incognite: l’inesperienza di molti suoi giovani e la forte dipendenza dal rendimento dei suoi giocatori di importazione. Il Kloten meriterebbe i pre-playoff per quanto fatto in questo campionato, ma le concorrenti sembrano più attrezzate per centrare l’obiettivo.


ZUGO 61 PUNTI
Perché ce la farà:
 centrerà i pre-playoff perché quando il gioco si fa duro… chi ha vinto l’ultima campionato non può non iniziare a giocare. Deve però trovare ordine e continuità nel suo gioco per non fare la fine del Berna campione svizzero di qualche anno fa. 

Certezze: è la più attrezzata tra le contendenti. Genoni alzerà il livello del suo gioco. Lo stesso faranno alcuni dei suoi uomini chiave, finora i grandi assenti di questa stagione. E Tagnes è un allenatore furbo e capace e troverà la quadratura del cerchio. 

Incognite: gioca da mesi senza uno dei pilastri della sua difesa (Niclas Hansson il pilastro più solido) e non potrà contare su Hoffmann in questa fase calda e nella prima parte degli eventuali playoff. I suoi stranieri non rendono come dovuto: solo Kovar è nei primi 30.


LUGANO 61 PUNTI
Perché ce la farà:
 la qualità della rosa non si discute. I bianconeri dovrebbero trovarsi in ben altra posizione di classifica. I recenti risultati (confortati da prestazioni solide) fanno comunque ben sperare. Forse, come dice coach Luca Gianinazzi, la strada imboccata è quella giusta. 

Certezze: Lukas Klok e Niklas Schlegel. Il difensore ceko preso a gennaio da Domenichelli garantisce sicurezza, solidità ed ora anche punti importanti (4 gol contro Zugo e Kloten). La fase difensiva è decisamente migliorata. Il portiere sembra aver vinto la concorrenza con Koskinen. E questo è un fatto certamente inaspettato. 

Incognite: solo tre partite in casa su 8 da disputare e poi la questione portieri. Gianinazzi saprà gestire la concorrenza fra Schlegel e Koskinen? Infine: Fazzini tornerà a segnare e Connolly nonché Arcobello sapranno essere finalmente continui? 


AMBRÌ PIOTTA 59 PUNTI
Perché ce la farà:
 l’Ambrì è un saliscendi tra vittorie e sconfitte, tra punti gettati e punti risicati. Nelle ultime 10 uscite ha però raccolto risultati utili 9 volte e a non mancare mai è stata la forza di reagire per strappare punti preziosissimi in questa fase.

Certezze: gli stranieri, Juvonen e Heed su tutti. Oltre che una voglia di non mollare mai e l’entusiasmo e la ricerca della solidità che contraddistinguono la realtà biancoblù.

Incognite: la coperta davanti è corta e ora, con le incertezze legate all’infortunio di Heim, al centro si rischia davvero di rimanere con un solo centro di ruolo (Spacek). Se si dovesse far giocare McMillan per colmare questo vuoto , in porta toccherebbe a Conz che non da le stesse garanzie di Juvonen


LOSANNA 54 PUNTI
Perché non ce la farà:
 partita con grandi ambizioni, la squadra vodese è discontinua e inconcludente. Gran controllo del gioco, azioni spettacolari ma scarsa freddezza e poco lavoro sporco sia in difesa che in attacco. Aggiungiamo pure che il Losanna non ha una identità ben definita. Ognuno va per la sua strada. 

Certezze: ben poche. Del resto come si fa a costruire una squadra se ogni anno si cambiano tanti giocatori? Jiri Sekac, miglior realizzatore dei romandi, ha cantato e portato la croce. Ma un giocatore da solo non basta. 

Incognite: troppe, per un Losanna costruito per vincere. A cominciare dalla solidità difensiva, decisamente un optional. La guida del nuovo coach canadese, Geoff Ward, non ha sinora convinto.


LANGNAU 54 PUNTI
Perché non ce la farà: 
i buoni stranieri (uno dei quali, Michaelis, ha già firmato per lo Zugo) e tanta buona volontà di un gruppo di giocatori riciclati: basterà per arrivare nei preplayoff? Non crediamo. Detto per inciso: questo Langnau ha disputato sinora un campionato al di sopra delle aspettative.

Certezze: gli stranieri sono certamente all’altezza di quelli di altre squadre. E il fatto che il Langnau sia ancora lì a giocarsela è dovuto a loro. E poi Bolthauser, che in porta ha dato il meglio di se stesso. 

Incognite: finale di stagione problematico. Se da un lato proverà ad entrare nei pre-playoff, dall’altro dovrà cercare di non finire penultimo. Altrimenti saranno playout. E con questo Ajoie non sarà una passeggiata.

ARNO LUPI

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