“In migliaia corrono al bancomat dopo l'arresto di Berset” si poteva leggere negli scorsi giorni sul sito del Blick, scritta accompagnata da una foto in cui si vede il ministro della sanità in manette scortato da due poliziotti. Solo che non si tratta della notizia dell'arresto del Consigliere federale friborghese, ma bensì di una pubblicità di un sito fraudolento.
Come spiega lo stesso giornale zurighese, spesso i portali online ricorrono a contenuti pubblicitari gestiti da terzi, in questo caso Google. Questi ultimi sono responsabili di questi annunci e, in teoria, dovrebbero assicurarsi che non vengano pubblicizzati prodotti o servizi fraudolenti. Ma Google in questo caso non ha fatto un buon lavoro, in quanto, oltre a promuovere una notizia falsa, il sito pubblicizzato richiama a un sito fraudolento.
“Il Dipartimento federale dell'interno (DFI) condanna espressamente questa pubblicità, che viola la privacy personale", scrive Gianna Blum, co-responsabile della comunicazione del DFI. Ci aspettiamo che Google e le società di media interessate prendano provvedimenti immediati per porre rimedio alla situazione.
Il Blick spiega che la foto originale da cui è stato tratto il fotomontaggio con il volto di Alain Berset, è in realtà l'arresto del principe Enrico XIII di Reuss all'inizio del dicembre 2022.