LUGANO – Un weekend nero, da dimenticare, decisamente più nero che bianco per il Lugano che, dopo la vittoria ottenuta nella prima sfida del 2023 contro il Losanna, è incappato in due KO consecutivi nel fine settimana appena trascorso che potrebbero pesare tantissimo nella corsa a un posto nei pre playoff. Certo, dirà qualcuno, la lotta è ancora apertissima, giusto, giustissimo, ma sono mesi che dalle parti della Cornèr Arena – e anche sulle nostre pagine – si parla di ricerca di continuità e puntualmente da mesi non la si riesce a trovare.
Mettiamoci anche gli infortuni di Granlund e di Koskinen ma se contro il Berna incassi due reti in 71”, tiri più del doppio del tuo avversario e perdi, e se a Langnau ti trovi sotto per 0-3 dopo una manciata di minuti dall’inizio del match, recuperi fino al 4-5 e dopo 15" incassi la sesta rete, evidentemente qualcosa non quadra anche a livello mentale. Questo Lugano fatica a segnare, fatica a mantenere alta la guardia, fatica maledettamente a trovare una continuità che gli possa permettere di inseguire l’obiettivo che si è prefissato, ovvero un posto quantomeno nei pre playoff, e fatica a farsi prendere per mano non solo dai suoi stranieri, ma anche da quegli svizzeri (leggasi Fazzini) che dovrebbero comunque fare la differenza. Possibile che sulle rive del Ceresio sono sempre giunti giocatori che da altre parti hanno vinto (un nome? Arcobello) che invece sotto le volte della ex Resega non riescono a trascinare la squadra? Possibile che i giovani che lasciano da Lugano – senza vincere nulla – poi vanno via e fanno faville? Misteri…
Sull’altra sponda del Ticino, nel contempo, non è che si rida più di tanto. Ma almeno l’Ambrì 1 punticino – buttandone 2 dalla finestra, sciupando un vantaggio di 3-0 – nel weekend lo ha racimolato, imponendosi in casa contro il Bienne, rialzandosi leggermente dalla scoppola subita a Friborgo. Cereda, dopo i fasti di Davos e della Spengler, deve sudare le proverbiali sette camicie per allestire delle linee in grado di apportare reti e successi a una compagine che, alla pari del Lugano, naviga in acque non certamente limpide.
E, ironia della sorte, Lugano e Ambrì martedì si ritroveranno una di fronte all’altro in un derby “povero” ma che mette in palio punti pesantissimi per chi davvero vuole provare a dire la sua nella lotta per i pre playoff.