La situazione tesa al confine tra la Serbia e il Kosovo sta rimettendo in dubbio la presenza dei 195 soldati svizzeri membri della Swisscoy, il contingente dell'esercito svizzero messo a disposizione della missione internazionale di pace della NATO KFOR.
Poco più di un mese fa, il 23 novembre il Consiglio federale ha presentato all'Assemblea federale il suo messaggio sulla proroga della partecipazione della Svizzera alla KFOR dal 2024 al 2026. Prevede un aumento della spesa annuale di 40-45 milioni di franchi svizzeri. Berna vuole anche poter aumentare le dimensioni del contingente di un massimo di 30 soldati nel corso del mandato, per consentire all'esercito di soddisfare eventuali requisiti aggiuntivi della KFOR.
Questo tipo di richiesta, che finora era stata approvata senza problemi dalle Camere, ora sta prendendo una piega politica. L'UDC ha chiesto a Berna il ritiro immediato delle truppe. "In nessun caso i soldati svizzeri dovrebbero essere coinvolti. Il rischio che vengano trascinati in un conflitto armato è troppo grande, soprattutto perché questo impegno più che discutibile costa 45 milioni di franchi all'anno", ha dichiarato giovedì il consigliere nazionale zurighese Mauro Tuena in un comunicato, citato da “20 minuten”. "La Svizzera è un Paese neutrale e non fa parte della NATO. In caso di conflitto, non dovrebbe schierarsi né con la Serbia né con il Kosovo", ha detto il deputato UDC.
In un'intervista rilasciata giovedì al "Tages-Anzeiger", le consigliere nazionali zurighesi Min Li Marti (PS) e Marionna Schlatter (Verdi) si sono divise sulla questione. Per la Verde, è chiaro che la presenza della KFOR ha un effetto stabilizzante sulla regione. Ma la questione è quale ruolo dovrà svolgere la Svizzera in Kosovo in futuro. Min Li Marti ha ricordato che il PS ha sempre sostenuto Swisscoy. "Ma non può esserci una presenza eterna della KFOR", ha detto. Un ritiro, tuttavia, dovrebbe essere legato a prospettive più stabili.
La consigliera nazionale PLR Maja Riniker, ritiene invece che lasciare il Kosovo sia fuori discussione. Il Parlamento deve estendere il mandato di Swisscoy", ha dichiarato. Sarebbe sbagliato rinunciare ora, perché il nostro impegno come Paese neutrale è visto come un segnale estremamente importante", ha dichiarato.