Sport, 23 ottobre 2022

Lugano, la sveglia la suona finalmente Arcobello

Zugo battuto martedì, figuraccia venerdì con l'Ajoie e vittoria interna ieri col Rapperswil: questa la settimana di un Lugano difficile da interpretare. L'Ambrì sabato è caduto a Berna

LUGANO - La serataccia di Porrentruy è stata cancellata e i bianconeri tornano alla vittoria grazie soprattutto agli stranieri. Nello specifico Arcobello (finalmente in gol, era ora!), Connolly e Granlund. Ma è soprattuto la ritrovata vena del capitano a far sorridere il giovane coach Luca Gianinazzi, che dopo il kappao di venerdì sera, non sapeva più che pesci pigliare. E chissà che la rinascita di Arcobello non sia il punto di partenza per una rimonta che tutti i tifosi luganesi si aspettano.


Lugano dunque sugli scudi (senza tuttavia cadere in facili entusiasmi, martedì arriva la difficilissima trasferta in quel di Zurigo) mentre l’Ambrì Piotta ha incassato la seconda sconfitta consecutiva: e come contro il Friborgo alla Gottardo Arena, ieri sera i biancoblù sono stati sconfitti di misura (e al supplementare) a Berna. Nulla di grave: la squadra ha comunque dimostrato carattere e forza di reazione. 

 
Non si sa più come prenderlo questo Lugano. Scialbo, inconsistente, molle a Porrentruy (contro l’Ajoie); generoso, indomito e finalmente efficace sotto porta contro il ben più temibile Rapperswil, una delle squadre più quotate della lega. Gran parte del merito di questa serata particolarmente ricca di gol ed emozioni è del terzetto composto da Granlund, Arcobello e Zanetti (sì, proprio lui!), che hanno dato spettacolo. In particolare si è finalmente rivisto il canadese, che dopo quasi due mesi di competizione e quindici partite è infine riuscito a segnare (ieri doppietta). Bene anche Granlund (due reti), Connolly (idem) e il power play bianconero, che ha fruttato due reti. E bravo Koskinen, decisivo quando il risultato era di 1-2 per i Lakers, che erano passati a condurre grazie ai regali degli avversari (l'1-1 è stato segnato in shortand!). Il portiere finlandese è stato insomma ancora un volta fra i migliori. Non è stata comunque la partita perfetta quella dei bianconeri, perché ancora una volta sono emerse gravi lacune in fase difensiva. Materiale sul quale dovrà lavorare Gianinazzi in vista della trasferta di Zurigo martedì sera.


Un punto che fa morale, perché quanto visto ieri sera a Berna è stato un Ambrì Piotta in difficoltà per larghi tratti del confronto. Un punto da tenersi stretto stretto, perché stavolta sono stati gli avversari a dettare il gioco. Alla fine il Berna, sconfitto la sera precedente ai rigori dai campioni svizzeri dello Zugo, si è imposto con merito, grazie alla rete decisiva di Untersander al tempo supplementare.Per 40 minuti, la sfida si è giocata su ritmi assai elevati e gli ospiti hanno saputo ribattere colpo su colpo: vantaggio locale con Kahun nelle prime fasi e pareggio di Kneubühler a metà primo tempo.Ancora gli Orsi avanti con Lindberg e ancora i ticinesi a replicare con Pestoni. 2-2 dopo due periodi e gran battaglia nella fase conclusiva: dapprima il gol di Moser e poi il pareggio di Heim a due minuti dal termine. Botta e risposta, insomma. Ma nel tempo supplementare è bastata una percussione di Untersander per decidere il confronto. Nulla da fare per il bravo Juvonen, uno dei migliori in pista. Due punti ai bernesi e uno ai leventinesi, che hanno comunque dimostrato grande carattere. Sono mancati in zona-gol e questo, in fondo, deve far riflettere.

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