SAN GALLO – Dopo i due successi consecutivi colti in casa, ieri il Lugano era atteso da una prova importante, da quella famosa “prova del 9” che può farti davvero capire se puoi giocartela con le altre per i posti che contano o se, in un modo o nell’altro devi accontentarti di un campionato senza infamia e senza lode. Ebbene… la trasferta di San Gallo ha chiarito che questa squadra ha mezzi e qualità pari, se non superiore, a quella dell’anno precedente.
Infortuni? Squalifiche? Potevano essere un alibi – e lo erano a conti fatti – a inizio stagione, ma ora Mattia Croci-Torti ha capito che può contare non solo sui singoli (leggasi Bottani e Celar che quando sono entrati hanno cambiato la partita) ma anche sul collettivo. Un collettivo in cui possono giocare i giovani non facendo rimpiangere più di tanto quei giocatori che con la loro esperienza (Daprelà e Ziegler, per capirci) possono e danno tanto. Certo, il Lugano in fase difensiva può fare a meno di uno dei due capisaldi della retroguardia, ma dover concedere all’avversario di turno entrambi i baluardi davanti a Saipi diventa complicato e la rete subita da Akolo lo ha fotografato. Eppure i vari Arigoni, Mai e Hajdari si sono ben comportati.
Certo, gli ingressi di Bottani e Celar sono stati determinanti e l’attaccante è già a quota 5 in campionato: tenendo conto che ha dovuto saltare le ultime 2 partite, risulta evidente quanto pesi la sua presenza in area di rigore. E pensare che con un po’ più di fortuna il bomber bianconero avrebbe potuto anche ribaltare la contesa anche se, a conti fatti, l’occasione per la vittoria è capitata sui piedi di Macek negli istanti conclusivi: impiegato da esterno, dopo tutto il calvario che ha dovuto affrontare nei mesi recenti, il 25enne ceco non ha impattato bene e Zigi è stato bravissimo a sbarrargli la strada, ma già solo il fatto di essere arrivato su quel pallone potrà dargli tanta tanta fiducia.
Lugano più squadra della passata stagione dicevamo. I dati lo confermano. I bianconeri hanno praticamente gli stessi punti dell’anno scorso a questo punto del campionato, ma le ultime 3 uscite hanno mostrato un gioco decisamente migliore, non fatto di episodi e giocate singole ed istintive come capitava nel recente passato, ma frutto di manovre, di idee e di costruzione. Ecco perché questa squadra può guardare avanti con fiducia, in un campionato in cui il primo posto sembrerebbe già nelle mani del solito YB. Quel solito YB che mercoledì sbarcherà a Cornaredo e che potrebbe dire molto sulle ambizioni bianconere…