Dopo la vittoria nel derby, sembrava che nel clan luganese fosse tornato il sorriso.
Chiaro, vincere fa sempre bene e specialmente piacere. Mc Sorley ci ha messo del suo ...specialmente nei tre cambi scorretti e nella disposizione delle linee, per l’hockey un ritorno al passato.... Non è possibile giocare la contesa con solo tre blocchi. Gioca a tre linee poiché deve cercare di vincere a tutti i costi. Poi però arrivata la mazzata contro gli aviatori.
Infatti, dalla padella alla brace.
Dubito comunque che la dirigenza abbia pensato di mettere in discussione l’allenatore: sarebbe il fallimento dell’ennesimo e riprospettato rilancio;sarebbero in diversi a dover far le valigie,incominciando dal DS Domenichelli, che ha deciso d’ingaggiarlo e non da ultimo il costo, visto il principesco contratto che possiede. La sconfitta post derby subita alla Corner Arena contro l’ultima della classe, chiaramente ha riproposto la problematica .… La vittoria di Bienne ha probabilmente portato un po' di tregua, anche se restano sconcertanti questi cambi di umore. Una cosa è certa: Koskinen è inamovibile, e senza di luì il Lugano rischia grosso.
Ma non solo.
Non possibile che una società ambiziosa come i bianconeri non riesca a presentare quattro linee di un certo livello; giocatori come Lammer, Bürgler, Bertaggia e Zangger , tutti partiti, avrebbero fatto comodo.
Per spiegare quanto questo Lugano sia indecifrabile, basterebbe vedere la faccia dello stesso McSorley venerdì sera al termine della sfida contro il Kloten al momento delle interviste. il tecnico era veramente amareggiato, dispiaciuto, quasi incredulo di quanto visto sul ghiaccio. Chiaro, l'head coach è rimasto al suo posto - anche se qualche spiffero nello spogliatoio rimane - poi sabato sera la sua squadra si è come rigenerata ed è andata a sbancare Bienne... anche vero che con Koskinen in porta, al posto di uno Schlegel apparso completamente fuori dalla sfida contro gli Aviatori, risulta più facile...