Svizzera, 19 settembre 2022

Dagli USA pressioni sulla Svizzera per nuove sanzioni contro la Russia

Le sanzioni autonome contro la Russia sono in discussione questa settimana al Consiglio degli Stati. I dibattiti saranno seguiti da vicino anche negli Stati Uniti, dove alcuni stanno alzando la voce in risposta a una certa ipocrisia da parte della Svizzera. Attualmente, la Svizzera si limita ad adottare le sanzioni delle Nazioni Unite (ONU) o dell'Unione Europea (UE), ma non adotta misure proprie. Una posizione inaccettabile, secondo certi politici e attivisti all'estero. Già in primavera, la cosiddetta Commissione di Helsinki del governo statunitense si era scagliata duramente contro la Confederazione per essere, a loro dire, troppo morbida con Mosca.



E recentemente a esprimersi contro la Svizzera è stato Roger Wicker (nella foto), senatore repubblicano dello Stato del Mississippi e membro della commissione di Helsinki, il quale, stando al Blick, intende fare di più per ritenere la Svizzera "responsabile del riciclaggio di denaro contro la Russia". Il politico repubblicano avrebbe detto direttamente a Bill Browder, un miliardario russo residente nel Regno Unito e oppositore di Vladimir Putin che "se continua con questa politica di cosiddetta neutralità, la Svizzera è sulla buona strada per un altro scandalo nazista dell'oro".

Stando al Blick è improbabile che questa disputa sulle sanzioni e sulla neutralità raggiunga tale intensità tuttavia è probabile che la pressione sulla Svizzera aumenti nel prossimo futuro.

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