Scene di panico all’Ikea di Shanghai, in Cina. Sabato scorso, come testimoniano alcuni video circolati in rete, è scoppiato il caos quando decine di clienti hanno provato a fuggire mentre le autorità cercavano di metterli in quarantena causa Covid. I funzionari della sanità stavano cercando di chiudere il negozio nel distretto di Xuhui perché un cliente era stato a stretto contatto con un caso positivo di Covid.
I video mostrano le guardie che a un certo punto chiudono le porte, ma la folla le apre, urla e scappa. A Shanghai, che nei mesi scorsi è stata al centro di una serie di
I video mostrano le guardie che a un certo punto chiudono le porte, ma la folla le apre, urla e scappa. A Shanghai, che nei mesi scorsi è stata al centro di una serie di
polemiche a causa del lockdown rigido deciso dalle autorità per far fronte all'ondata di contagi collegati alla variante Omicron del virus, continua a perseguire la rigida strategia "zero Covid" del Paese. Molte sono state le "chiusure lampo" delle aree in cui stati rilevati casi positivi o contatti stretti.
La chiusura improvvisa del negozio Ikea è stata ordinata perché un contatto stretto di un bambino di 6 anni, risultato positivo al test dopo essere tornato a Shanghai da Lhasa, in Tibet, vi si era recato, ha dichiarato domenica in conferenza stampa il vice direttore della Commissione sanitaria di Shanghai, Zhao Dandan.
La chiusura improvvisa del negozio Ikea è stata ordinata perché un contatto stretto di un bambino di 6 anni, risultato positivo al test dopo essere tornato a Shanghai da Lhasa, in Tibet, vi si era recato, ha dichiarato domenica in conferenza stampa il vice direttore della Commissione sanitaria di Shanghai, Zhao Dandan.