UTAH (USA) – La polizia pensa di aver identificato il presunto killer di Charlie Kirk, l’attivista conservatore ucciso mercoledì a Utah. Stando ad alcuni media americani però nessun mandato di arresto è stato finora spiccato. L’Fbi ha intanto diffuso tramite ‘X’ le foto del presunto aggressore, mentre le autorità americane pensano di aver trovato l’arma da fuoco usata per sparare a Kirk. L’Fbi lo ha descritto come un “fucile a otturatore girevole-scorrevole ad alta potenza, recuperato in una zona boscosa dove il tiratore era fuggito”. Il governatore dello Utah ha detto di aver “intenzione di perseguire la pena di morte”.
Gli investigatori hanno anche raccolto “l’impronta delle calzature, l’impronta del palmo della mano e le impronte dell’avambraccio per analizzarle”. Sulle munizioni ancora nel fucile, invece, incise c’erano espressioni di ideologia transgender e antifascista, mentre la stessa arma era avvolta in un asciugamano con un bossolo ancora in canna.
L’aggressore è arrivato al campus universitario alle 11:52 e nel filmato si vede il soggetto lungo le scale e fino al tetto, da dove ha sparato il colpo mortale. Dopo la sparatoria, le autorità hanno seguito i suoi movimenti mentre si spostava dall’altra parte dell’edificio, saltava dal tetto e fuggiva in un quartiere vicino. “Sembra essere un ragazzo dell’età universitaria”, è stato riferito.
L’Fbi, oltre a pubblicare due foto su ‘X’ del presunto killer, ha ancora annunciato una ricompensa di 100'000 dollari per informazioni che portino all’identificazione o all’arresto di una o più persone responsabili dell’omicidio.
Trump, da par suo, ha detto che le forze dell’ordine stanno facendo “grandi progressi” nella ricerca del killer, definendolo “un animale”. In ogni caso il presidente americano ha chiesto una risposta non violenta all’omicidio.