Magazine, 14 luglio 2022

Prima il covid, poi la guerra. Lei ucraina, lui canadese: marito e moglie non si vedono dal 2019

“Dovrei ricevere il visto entro la prossima settimana, poi potrò fare il biglietto. Non vediamo l’ora di riabbracciarci”

KIEV (Ucraina) – Una cosa da non credere. Una storia che ha dell’incredibile: marito e moglie separati da due anni e mezzo prima dal covid, poi dalla guerra. È la storia pazzesca di una donna ucraina di 39 anni, Marina, e del marito canadese di 42, Melton. I due si sono sposati nell’autunno del 2019 in Ucraina e da lì non si sono più visti. Dopo il matrimonio lui è tornato nel suo Paese, mentre lei è rimasta in Ucraina, dove ancora vive, per preparare tutti i documenti necessari per ottenere il visto e poter entrare in Canada. Poi però è arrivato il covid che ha bloccato i voli e anche tutte le pratiche burocratiche. Poi, quando il visto ormai era a un passo, ecco l’infame guerra. Lei ora è scappata da Kherson e si è rifugiata a Milano dalla sorella.
 
 
Marina ha raccontato la sua folle storia a ‘Tgcom24’. I due si erano incontrati nel 2018 a Leopoli, dove lui spesso andava in vacanza. “Nella primavera 2019 sono andata in Canada a trovarlo e mi ha chiesto di sposarlo”, ha spiegato. Il matrimonio si è celebrato nell’autunno 2019 in Ucraina, dopo di che lui è tornato in Canada, attendendo lì l’arrivo di sua moglie alle prese con la burocrazia per il visto. Nel febbraio 2020 tutti i documenti erano pronti, tanto da essere inviati all’ambasciata. “Da quel momento sarebbero dovuti passare 12 mesi per avere una risposta e io e mio figlio (avuto da una relazione precedente, ndr) avremmo avuto il visto e saremmo partiti. Ma è arrivato il covid e i documenti sono arrivati con un anno di ritardo, nel marzo 2022”. 

 
 
Marzo 2022, ovvero quando in Ucraina è scoppiata la guerra. “Avevamo 30 giorni per fare il visto ma con la guerra muoversi è diventato impossibile. Abitavamo nella provincia di Kherson che è stata occupata dai russi, tutto intorno ci sono bombardamenti. Partire era impossibile, intorno a noi c’erano violenze, persone catturate, rapide, distruzione”, ha spiegato Marina che il 2 giugno è riuscita comunque a scappare col figlio.
 
 
“Abbiamo pagato 600 dollari a testa a una persona che organizzava viaggi a pagamento e sa come e dove fuggire. Da Varsavia abbiamo preso un treno per Venezia e da lì uno per Milano: abbiamo viaggiato per 4 giorni”, ha continuato.
 
 
“A causa della guerra le autorità hanno prolungato la possibilità di richiedere il visto ad un anno e da qualsiasi Paese. Io l’ho fatto dall’Italia, ora aspetto che sia tutto in regola per fare i biglietti e partire. Dovremmo riuscirci in pochi giorni, finalmente potremo riabbracciarci. È stata dura, neanche mio marito poteva venire in Ucraina a causa del covid prima e della guerra poi”, ha concluso.

Guarda anche 

La Svizzera fra i (pochi) paesi con cui gli Stati Uniti vogliono negoziare

Secondo Karin Keller-Sutter, la Svizzera fa parte del gruppo di 15 Paesi con cui gli Stati Uniti vogliono trovare una rapida soluzione alla questione dei dazi doganali. G...
26.04.2025
Svizzera

Trump furioso con Zelensky, “può accettare la pace o combattere finchè perde tutto il Paese”

Mentre a Londra si svolgono colloqui tra funzionari statunitensi, ucraini ed europei, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha pubblicato un lungo messaggio sulla ...
24.04.2025
Mondo

Scaduta la tregua sulle infrastrutture energetiche tra Russia e Ucraina, pace sempre lontana

La Russia ha annunciato di ritenere "scaduta" la moratoria sugli attacchi contro i siti energetici, entrata in vigore a marzo per 30 giorni. L'annuncio allo...
19.04.2025
Mondo

La Svizzera potrebbe investire 150 miliardi negli Stati Uniti per ridurre i dazi doganali

La Confederazione e il mondo dell'economia starebbero preparando un pacchetto di investimenti da 150 miliardi di franchi negli Stati Uniti. L'obiettivo è...
15.04.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto