La Val Malvaglia presenta delle caratteristiche pressoché uniche nel territorio del Canton Ticino: le cosiddette Ville nonché i nuclei secondari, formano insediamenti ricchi di storia. Ed è in questo contesto che, lo scorso 22 giugno, il Cantone ha promosso un incontro al quale hanno presenziato il Presidente del Consiglio di Stato Claudio Zali, la direttrice dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE) Maria Lezzi e il vicesindaco di Serravalle Fabrizio Giamboni. Obiettivo: individuare una procedura condivisa per garantire la possibilità di valorizzare questa importante parte di territorio, in particolare per quanto riguarda gli edifici che la caratterizzano. Come? In particolar modo esortando gli alti funzionari di Berna a una maggiore sensibilità in termini di salvaguardia di questa preziosa porzione di territorio e, più in generale, di tutte le aree interessate dalla presenza dei rustici che, come ricordato dal Direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali, “formano un patrimonio storico e architettonico d’indubbia importanza per il nostro Cantone. Occuparci della loro salvaguardia, tutela e valorizzazione è un dovere nei confronti del nostro passato e un impegno verso il futuro”.
Ricorso al Tribunale cantonale amministrativo
Ma perché si è resa necessaria una visita con l’ARE? Il tutto parte da un ricorso dell’ARE inoltrato al Tribunale cantonale amministrativo e dalla relativa sentenza dello stesso tribunale che aveva rimesso in gioco le modalità con cui il Comune di Malvaglia (nel frattempo diventato Comune di Serravalle) aveva regolato nel proprio Piano regolatore gli interventi di trasformazione, recupero e manutenzione degli edifici presenti nelle Ville e nei nuclei secondari che formano gli insediamenti della Valle Malvaglia. Nella fattispecie, il Tribunale cantonale non aveva riconosciuto legittima l’attribuzione delle Ville e dei nuclei secondari alla zona edificabile, ragione per cui questi insediamenti oggi devono essere annoverati nel territorio fuori zona edificabile ai sensi della Legge federale sulla pianificazione del territorio.
Progetti di salvaguardia e recupero
La pianificazione prevista dal Piano regolatore è
da tempo accompagnata anche da progetti di salvaguardia e di recupero del prezioso territorio che contraddistingue questa valle laterale della Valle di Blenio.
Nello scambio di opinioni che è seguito alla visita in Valle, il DT e l’Ufficio federale dello sviluppo territoriale hanno assicurato al Municipio di Serravalle il loro supporto.
Il Piano di utilizzazione cantonale
Anche il territorio della Valle Malvaglia è parte del paesaggio con edifici ed impianti protetti che sono regolamentati dal relativo Piano di utilizzazione cantonale (PUC-PEIP), il cui scopo è essenzialmente quello di regolare la gestione del territorio fuori dalle zone edificabili e permettere la trasformazione di edifici agricoli in residenze secondarie.
”Artigianato di qualità e indotto”
“ Quando si parla di rustici in Ticino si parla di migliaia di costruzioni; si tratta, dunque, di
un tema che riguarda una fetta importante della popolazione ticinese” – ricorda al proposito il Presidente del Governo Claudio Zali aggiungendo che “ condividiamo tutti la passione, l’interesse e la cura del nostro territorio e del nostro paesaggio. In questo senso, il PUC-PEIP è una conquista politica straordinaria per il Canton Ticino. Si sono sviluppati un’architettura e un artigianato di qualità di ditte nostre che conoscono il sistema; si è quindi creato anche un indotto interessante per la nostra economia locale” – sottolinea il ministro leghista.
Prossimo passo: una strategia d’intervento
Quale prossimo passo, il Municipio di Serravalle è chiamato a mettere a punto la propria strategia d’intervento identificando, in base anche alle priorità, le misure più adatte a consentire gli interventi di recupero, di trasformazione e di manutenzione degli edifici e dei manufatti che compongono il paesaggio insediativo della Valle.
MDD
*Dal Mattino della Domenica