Sport, 06 giugno 2022
Svizzera, 4 schiaffi e poco più
Ancora una prestazione scialba da parte della Nazionale di Yakin che a Lisbona, nel giorno dell’esordio di Bottani, ha dovuto subire la legge del Portogallo e di CR7
LISBONA (Portogallo) – Ci sarebbe da salvare, almeno per quanto riguarda noi ticinesi, l’esordio in Nazionale di Mattia Bottani. Oltre a quello… praticamente nulla. Sì perché se la Nati nella prima partita di Nations League disputata a Praga non aveva entusiasmato e aveva pure perso, ieri a Lisbona al cospetto del Portogallo è stata letteralmente surclassata: il 4-0 finale spiega tutto più di mille parole.
In effetti ci sarebbe poco da analizzare dal punto di vista tecnico e qualitativo, anche perché di qualità e di tecnica – per quanto riguarda i nostri colori – se n’è vista davvero pochina. In pochi, se non nessuno, si attendevano una vittoria o almeno 1 punticino dalla trasferta del José Alvalade, ma almeno grinta e determinazione in campo. Purtroppo, con una Svizzera praticamente già in vacanza, non si è vista neanche una reazione dopo la rete di William Carvalho e la doppietta di Cristiano Ronaldo che, nello stadio in cui ha mosso i primi passi da professionista, si è anche divorato
altrettante reti nel finale della prima frazione.
Insomma, il bottino da riportare a casa sarebbe potuto essere ancora più pesante da digerire, ma in questo momento la nostra Nazionale sembra davvero fare acqua da tutte le parti. È anche vero che ieri Yakin ha messo mano alla formazione, ha fatto qualche cambio, ha provato a testare il valore di alcuni giocatori e capire se sarebbe potuta arrivare una scossa da qualcuno dei nuovi, ma in realtà a parte Shaqiri, nessuno ha dato segnali di vita. Primo fra tutti Xhaka che sembra non ritrovarsi nei panni di capitano e di regista della squadra. Una domanda, sicuramente cattiva, a questo punto sorge spontanea: ci siamo qualificati al Mondiale senza Xhaka, non abbiamo perso per 2 volte contro l’Italia senza di lui. Ne potremmo fare a meno?
Ai posteri l’ardua sentenza, ma resta il fatto che contro la Spagna, giovedì a Ginevra, non possiamo permetterci altre figuracce, anche solo per salvare la faccia ed evitare di rischiare di retrocedere nella Lega B della Nations League.