Le prestazioni sociali in Svizzera sono in forte aumento. Nel 2020 sono stati versati 206 miliardi di franchi, un aumento di 20,4 miliardi in più rispetto al 2019, secondo le prime stime della protezione sociale dell'Ufficio federale di statistica (UST) pubblicate lunedì. Questo rappresenta un aumento dell'11,1%, il dato più alto registrato dal 1990.
Le restrizioni legate al covid hanno provocato un calo dei redditi da lavoro, dovuto in particolare alla riduzione temporanea delle attività o alla chiusura di alcune imprese, sottolinea l'UST. Di conseguenza, la disoccupazione ha rappresentato la parte del leone nell'aumento delle prestazioni versate. Solo nel 2020 costerà 14,1 miliardi di franchi in più. Questa somma comprende sia l'indennità per le ore di lavoro ridotto che l'indennità di perdita di guadagno Covid, un beneficio creato appositamente per sostenere i lavoratori indipendenti.
Al contrario, la pandemia non avrebbe avuto un grande impatto sulle prestazioni sociali versate nel settore sanitario (come l'AI). Questi sono comunque aumentati del 4,3% tra il 2019 e il 2020. L'UST fa notare che questo aumento è stato meno pronunciato rispetto a quello registrato tra il 2018 e il 2019 (+5%).
D'altra parte, due sviluppi opposti hanno segnato l'anno 2020. Da un lato, sono state versate meno prestazioni legate a incidenti a causa delle restrizioni imposte in molte aree e attività. D'altra parte, molte operazioni chirurgiche hanno dovuto essere rinviate, il che ha comportato una riduzione dei contributi pubblici agli ospedali, spiega l'UST. Infine, il numero di assenze per malattia è aumentato, il che ha portato ad una maggiore spesa per i congedi di malattia pagati.
Le restrizioni legate al covid hanno provocato un calo dei redditi da lavoro, dovuto in particolare alla riduzione temporanea delle attività o alla chiusura di alcune imprese, sottolinea l'UST. Di conseguenza, la disoccupazione ha rappresentato la parte del leone nell'aumento delle prestazioni versate. Solo nel 2020 costerà 14,1 miliardi di franchi in più. Questa somma comprende sia l'indennità per le ore di lavoro ridotto che l'indennità di perdita di guadagno Covid, un beneficio creato appositamente per sostenere i lavoratori indipendenti.
Al contrario, la pandemia non avrebbe avuto un grande impatto sulle prestazioni sociali versate nel settore sanitario (come l'AI). Questi sono comunque aumentati del 4,3% tra il 2019 e il 2020. L'UST fa notare che questo aumento è stato meno pronunciato rispetto a quello registrato tra il 2018 e il 2019 (+5%).
D'altra parte, due sviluppi opposti hanno segnato l'anno 2020. Da un lato, sono state versate meno prestazioni legate a incidenti a causa delle restrizioni imposte in molte aree e attività. D'altra parte, molte operazioni chirurgiche hanno dovuto essere rinviate, il che ha comportato una riduzione dei contributi pubblici agli ospedali, spiega l'UST. Infine, il numero di assenze per malattia è aumentato, il che ha portato ad una maggiore spesa per i congedi di malattia pagati.