Angelo Renzetti: arriva Tramezzani.
Un tecnico preparato, un grande motivatore. Uno che gioca sulle emozioni. A Lugano ha fatto benissimo: ci ha portati in Europa al termine di un girone di ritorno semplicemente fantastico. Se non sbaglio vanta pure un record di vittorie consecutive (cinque, ndr).
Eppure non sono state solo rose. Con lei in particolare.
Con Tramezzani ho sempre avuto un rapporto franco ma mi sono scontrato anche pesantemente dopo la sua iniziativa di portare i giocatori in fabbrica dopo una sconfitta. Mi arrabbiai tantissimo, ma poi la cosa finì lì e la squadra, come d’incanto, iniziò la sua scalata spettacolare verso l’Europa League. Quattro mesi indimenticabili…
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A fine campionato, però, lui se ne andò proprio a Sion.
Aveva ancora un contratto di un anno e lui mi chiese di liberarlo. Non ho mai trattenuto nessuno. E poi mi resi conto che lui è un tecnico che non può restare a lungo in una società. Il suo modo tambureggiante di fare l’allenatore può al massimo durare un anno, non di più. Non a caso, se guardiamo il suo curriculum, Paolo non è mai rimasto per troppo tempo da nessuna parte.
A fine campionato, però, lui se ne andò proprio a Sion.
Aveva ancora un contratto di un anno e lui mi chiese di liberarlo. Non ho mai trattenuto nessuno. E poi mi resi conto che lui è un tecnico che non può restare a lungo in una società. Il suo modo tambureggiante di fare l’allenatore può al massimo durare un anno, non di più. Non a caso, se guardiamo il suo curriculum, Paolo non è mai rimasto per troppo tempo da nessuna parte.
A Sion è al suo terzo tentativo.
Si vede che con Constantin va d’accordo. Va da sé che in questo momento la squadra vallesana è in crescita. Gioca un calcio poco spettacolare ma molto redditizio. In perfetto stile con il credo del suo allenatore.
La serie del Trame
Nel mese di dicembre del 2016 Paolo Tramezzani subentra ad Andrea Manzo alla guida del Lugano. L’ex rossonero ha finito male il girone d’andata e il presidente Angelo Renzetti decide di cambiare. La mossa si rivela azzeccata e i bianconeri finiscono terzi alle spalle del Basilea e dello Young Boys. Determinanti gli innesti di Sadiku, Cümert e Junior e la serie di cinque vittorie consecutive in primavera (primato ancora imbattuto in casa FCL).
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