In una seduta straordinaria, il 30 novembre 2021 il Consiglio federale ha rianalizzato la situazione pandemica alla luce della scoperta della variante Omicron del virus. Le conoscenze sulla nuova variante sono ancora scarse. Si deve tuttavia ritenere che sia molto contagiosa ed è possibile che anche persone immunizzate contro la variante Delta possano esserne infettate. Combinata alla circolazione del virus, al momento forte, la nuova variante potrebbe essere problematica per il nostro Paese. Il Consiglio federale ha pertanto deciso di avviare preventivamente una consultazione sulla reintroduzione di provvedimenti più restrittivi, la cui durata sarebbe limitata al 24 gennaio 2022.
I contagi e, dopo un certo intervallo, anche i ricoveri e il tasso d’occupazione dei letti nei reparti di terapia intensiva stanno aumentando rapidamente. Se la situazione continuerà ad evolvere con la velocità delle ultime settimane, non si potrà escludere un sovraccarico degli ospedali in tutto il Paese. La variante Omicron, scoperta la settimana scorsa e classificata come preoccupante dall’OMS il 26 novembre, potrebbe inasprire la situazione a livello globale. Presenta più mutazioni delle varianti preoccupanti comparse in precedenza. Vi è il pericolo che i vaccini attualmente in uso siano meno efficaci e che la guarigione da un’infezione da SARS-CoV-2 protegga meno da un nuovo contagio. Non è inoltre chiaro in che misura il vaccino protegga da decorsi gravi né quanto sia pericolosa la nuova variante. Dati consolidati dovrebbero essere disponibili tra circa sei settimane.
La Confederazione ha reagito subito dopo la scoperta della nuova variante
Alla notizia della scoperta della nuova variante (25 novembre), la Confederazione ha immediatamente adottato provvedimenti per limitarne il più possibile l’introduzione e quindi la diffusione in Svizzera. Il 26 novembre sono stati vietati tutti i voli diretti dall’Africa meridionale. Inoltre, all’ingresso in Svizzera tutti i viaggiatori in provenienza da Paesi in cui è stata riscontrata la nuova variante del virus (anche le persone vaccinate o guarite e chi è in viaggio per ragioni professionali) devono presentare un test COVID-19 negativo e mettersi in quarantena per dieci giorni.
Il Consiglio federale intende agire rapidamente
Nella sua seduta straordinaria, il Consiglio federale ha deciso di avviare preventivamente una consultazione sulla reintroduzione di determinati provvedimenti. La combinazione di una rapida circolazione della variante Omicron con la forte pressione cui sono già sottoposti gli ospedali potrebbe essere problematica. L’obiettivo è ridurre la circolazione della variante Delta e rallentare la diffusione della variante Omicron in Svizzera in modo da evitare un sovraccarico a lungo termine delle strutture ospedaliere. Sono inoltre costantemente adeguati all’evoluzione della pandemia i provvedimenti sanitari di confine e le restrizioni d’entrata.
Fino a mercoledì 1° dicembre sera, i Cantoni, le parti sociali e le commissioni parlamentari competenti saranno consultati sulla reintroduzione di determinati provvedimenti che hanno dato buoni risultati in passato.
Estensione dell’obbligo del certificato al chiuso
L’obbligo del certificato sarà esteso a