Interrogazione di Stefano Tonini, Eolo Alberti, Massimiliano Robbiani e Maruska Ortelli al Governo:
Ad inizio novembre il Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) comunicato in pompa magna l’avvio di una campagna di sensibilizzazione contro la violenza, campagna che include la promozione di un nuovo numero gratuito del Servizio per l’aiuto alle vittime di reati.
Peccato che questa “hotline”, che potrebbe rivelarsi essenziale per indurre le vittime di reati a rompere il silenzio e denunciare gli abusi e le violenze subite, sia attiva unicamente durante i giorni feriali dalle 08:45 alle 11:45 e in seguito dalle 14:00 alle 16:00, alla stregua di un qualsiasi ufficio di funzionari dello Stato! Si tratta di un’occasione persa, in quanto alle persone che hanno subito abusi, violenze e reati andrebbe dato maggiore ascolto e soprattutto permesso di interloquire con un operatore ad orari maggiormente estesi, dato che come è noto in molti di questi casi sono rari i momenti in cui la vittima è realmente libera di poterne parlare.
Ad inizio novembre il Dipartimento della sanità e della socialità (DSS) comunicato in pompa magna l’avvio di una campagna di sensibilizzazione contro la violenza, campagna che include la promozione di un nuovo numero gratuito del Servizio per l’aiuto alle vittime di reati.
Peccato che questa “hotline”, che potrebbe rivelarsi essenziale per indurre le vittime di reati a rompere il silenzio e denunciare gli abusi e le violenze subite, sia attiva unicamente durante i giorni feriali dalle 08:45 alle 11:45 e in seguito dalle 14:00 alle 16:00, alla stregua di un qualsiasi ufficio di funzionari dello Stato! Si tratta di un’occasione persa, in quanto alle persone che hanno subito abusi, violenze e reati andrebbe dato maggiore ascolto e soprattutto permesso di interloquire con un operatore ad orari maggiormente estesi, dato che come è noto in molti di questi casi sono rari i momenti in cui la vittima è realmente libera di poterne parlare.
Con la presente interrogazione chiediamo
pertanto:
1. Per quale motivo il DSS ha deciso di rendere attiva questa hotline unicamente durante stringati orari d’ufficio?
2. Non ritiene il DSS che un servizio che potrebbe rivelarsi cruciale per tutelare le vittime di abusi o violenza debba restare attivo ad orari più estesi?
3. Il DSS condivide la considerazione che l’introduzione di orari e giorni più estesi, possa essere un ulteriore incentivo affinché persone che hanno subito violenza o abusi si decidano – come recita la campagna – a “rompere il silenzio”?
4. Intende il DSS sviluppare ulteriormente le possibilità di contatto, con orari, giorni ed eventualmente modalità più estese, per coloro richiedono aiuto dopo aver subito abusi o violenze?
5. Il DSS non ritiene sia più costruttivo che tale servizio venga affidato a strutture/enti che sono già ben radicate sul territorio cantonale con un servizio svolto 24/24 da volontari espressamente formati?
*Lega dei Ticinesi