Sport, 15 novembre 2021

1958, Belfast infausta per gli azzurri

LUGANO - l Brasile è l'unica nazionale che non manca mai a un campionato del mondo. Sinora si è sempre qualificata. L'Italia, per contro, è stata bocciata due volte: nel 1958 e nel 2018. In entrambi i casi una vera e propria tragedia nazionale, come se lo sport fosse la sola cosa importante. Nel Belpaese funziona così. Ma entriamo in argomento e facciamo un salto indietro di ben 63 anni, alle qualificazioni per i Mondiali di Svezia, quelli che consacrarono Pelè, tanto per intenderci. Gli azzurri, dopo il tracollo svizzero di 4 anni prima, cacciano Lajos Czeizler e si affidano a Alfredo Foni, ex campione del mondo e futuro allenatore del Lugano e della Nazionale svizzera. Che non sarà una passeggiata lo si capisce subito dalle prime partite amichevoli. La squadra italiana si ritrova nel gruppo comprendente Portogallo (ma Eusebio non c'è ancora) e Irlanda del Nord. Sulla carta tutto facile. Come al solito, gli osservatori esultano prima del tempo. Ma le prime avvisaglie di quello che sarà un tracollo tecnico-tattico-sportivo, arrivano da Lisbona dove gli azzurri perdono 2-0. In campo ci sono anche gli oriundi Pesaola eGhiggia, eroe del famoso Maracanazo del 1950.


La classifica non è tuttavia compromessa: a Belfast, contro una Irlanda tutto sommato modesta, basterebbe anche un pareggio per poi giocarsi tutto contro i lusitani a Roma. Eproprio nella terra di George
Best, il cui non talento non è ancora esploso,succede l'incredibile. La partita in programma il 4 dicembre del 1957 perde il suo carattere ufficiale perché l'arbitro ungherese Zsolt non arriva in tempo a causa di un imprevisto ritardo. E allora i dirigenti irlandesi annunciano che il confronto avrà solo valore amichevole. Gli azzurri, dicono i britannici, non hanno accettato un arbitro locale per sostituire la giacchetta nera inviata dall'UEFA. Ma questa versione viene smentita dalla stesso organo internazionale che getta la responsabilita sui padroni di casa.


Comunque: la partita ha luogo ugualmente e finisce 2 a 2. Alla fine si scatena però il finimondo: i tifosi irlandesi invadono il campo e costringono i giocatori e lo staff ospite a fuggire negli spogliatoi. In un mare di polemiche viene in seguito programmata la ripetizione. Si gioca il 15 gennaio 1958 allo stadio Windsor Park. La squadra britannica non ha più nulla da dire ma tira fuori una prestazione tutta muscoli e testa. Il match si trasforma in una battaglia e gli italiani soccombono (1-2). È il loro primo tracollo della storia. Ne seguiranno altri: con la Corea del Nord nel 1966, con l' Ecuador nel 2002 e, infine, con la Svezia nel 2018. L interrogativo è dunque intrigante: ci sarà una nuova Belfast per gli azzurri. I tifosi svizzeri se lo augurano (bonariamente…).

JACK PRAN

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