È risaputo che lo sport favorisce la qualità della vita, permette le relazioni sociali, garantisce un tempo libero piacevole e positivo, aiuta a mantenersi in salute e questo non può che valere anche per le persone con una disabilità. Si parla spesso di inclusione ma promuovere veramente una mentalità inclusiva non è semplice e deve comunque partire da dei luoghi che esprimano questo concetto concretamente, con una progettazione senza barriere che garantisca la libertà fondamentale di tutti di muoversi autonomamente e sperimentare nuove attività.
C'è quindi vera inclusione in una società, quando iniziamo a pensare a quali condizioni possano essere realizzate per far sì che si permetta a tutta la popolazione di crescere ed evolversi al meglio. Un impianto sportivo come quello previsto per il PSE può essere un luogo in cui promuovere e vivere l’inclusione nel quotidiano, grazie alla vicinanza dello sport di grande livello con quello paralimpico, forse oggi ancora considerato minore ma capace di fungere da stimolo e da esempio utile per dare un impulso di positività a tutto il movimento sportivo ticinese. Ci piacerebbe quindi vedere realizzato a Cornaredo – il prima possibile e non fra 20 anni - un punto d’incontro di riferimento