Svizzera, 10 ottobre 2021
I palazzinari ro$$i di UNIA ed i 200 milioni di utili
Il $indakato miliardario si atteggia a fustigatore del capitalismo: senza vergogna!
Oltregottardo, il $indakato ro$$o UNIA è da settimane nell’occhio del ciclone. Si ricorda che il $indakato UNIA è quello che schiaccia gli ordini in casa del P$. Individui stipendiati dal $indakato occupano una pletora di cadreghe (ovviamente, remunerate) in consessi politici di ogni ordine e grado. La commistione tra partito $ocialista e $indakato è totale.
Perché UNIA si trova nella bufera? Per il suo enorme patrimonio, che in totale ammonta a quasi UN MILIARDO. Con un tesoretto del genere, il $indakato spalancatore di frontiere dovrebbe aver vergogna a pretendere le quote di affiliazione. Ma evidentemente, neppure si pone il problema. Quando si tratta della propria saccoccia, ecco che gli anticapitalisti si scoprono molto, ma molto borghesi. In effetti i soldatini di UNIA, in particolare quelli attivi in politichetta, combattono il capitalismo quando il loro $indakato è uno dei principali capitalisti del paese.
E che dire delle paghe di UNIA? Lo stipendio medio dei sette membri del Comitato è di 150mila franchetti all’anno; quello più alto è di 163mila. Non proprio cifre da working poor! E di certo questi manager $indakali con l’Audi A6 non sono a rischio di burn-out per il troppo lavoro…
La stampa di regime tace
Se Oltregottardo il tema occupa i giornali, da noi la stampa di regime tace. Preferisce far scorrere fiumi d’inchiostro ed ore di emissione sulle vicissitudini della piccola organizzazione TiSin, evidentemente colpevole di disturbare il duopolio UNIA-OCST. Nessuna sorpresa: la stampa di regime, a partire da quella di sedicente servizio pubblico, è colonizzata da giornalai ro$$i.
E’ poi manifesto che i $indakati che intasano questo sfigatissimo Cantone di frontalieri per incassarne le quote, hanno in testa ben altro che la difesa dei lavoratori ticinesi.
200 milioni di utili
Adesso si aggiunge un’altra puntata, riportata dal Blick nei giorni scorsi. Una testata zurighese di $inistra (sic!), che risponde al nome di PS, ha pubblicato un articolo in cui rivela che, dal 2005 ad oggi, UNIA avrebbe realizzato ben 200 milioni di Fr di utili grazie al proprio immenso parco immobiliare ed agli investimenti in borsa. Apperò! Il $indakato è ricco sfondato, ma i lavoratori continua a mungerli. Altrimenti come fanno i dirigenti sindacali a girare in Audi A6? Scusate ma ci scappa da ridere!
E al grottesco non c’è fine. I politichetti
stipendiati da UNIA fino ad un paio di settimane fa erano in giro a fare propaganda alla demenziale iniziativa tassaiola “99%” lanciata dai giovani $ocialisti, la quale prevedeva una tassazione “monstre” per gli utili da capitale. Ebbene: se l’iniziativa fosse stata approvata, il primo a finirci dentro come un tonno sarebbe stato proprio il $indakato ro$$o!
Pigioni sociali? Connais-pas!
Non solo: sempre i politichetti stipendiati da UNIA si sciacquano la bocca con la pigione moderata e con le cooperative d’abitazione. Ancora una volta, si predica acqua e si beve champagne, dal momento che UNIA affitta il proprio sterminato parco immobiliare (palazzinari ro$$i) a prezzi di mercato. Altro che le tanto decantate pigioni moderate! Quelle le devono fare gli altri!
Se poi a livello cantonale lo scorso 26 settembre fosse passata un’altra brillante iniziativa sostenuta dai kompagni, quella del formulario obbligatorio d’inizio locazione, i palazzinari ro$$i di UNIA si sarebbero trovati nelle pettole.
Come aveva indicato il portavoce del $indakato miliardario, il tesoretto servirebbe ad alimentare le casse di guerra (?). Fare la guerra ai ricchi quando si è ricchi sfondati: questa è la coerenza della $inistra spalancatrice di frontiere con la morale a senso unico.
Deputati-lobbysti
Il tema della commistione tra $indakati e partiti politici ($inistra e uregiatti) merita una considerazione ulteriore.
Si dà il caso che i $indakati siano la più importante e potente lobby del paese. Non c’è un’altra organizzazione in Svizzera che, come UNIA, disponga di un patrimonio di UN MILIARDO: di certo non le scalcagnate associazioni padronali. Quindi i deputati $indakalisti sono di fatto dei lobbysti; al pari degli esecrati deputati-cassamalatari.
E questi deputati-lobbysti-$indakalisti abusano regolarmente del proprio ruolo parlamentare per portare avanti le rivendicazioni del loro datore di “lavoro” (il $indakato), alla faccia dell’interesse della collettività che dovrebbero invece rappresentare. E questo lo si vede ad ogni livello istituzionale: dalle Camere federali, al Gran Consiglio, ai Consigli comunali delle città. E poi la $inistra ha ancora il coraggio di starnazzare contro i conflitti d’interesse… degli altri? Il bue che dà del cornuto all’asino!
Lorenzo Quadri / MDD