Sport, 10 ottobre 2021

Lugano, un derby da godere. Ambrì, incubo bianconero

I bianconeri ieri sera hanno centrato l'ottavo successo consecutivo contro i leventinesi nonostante una serie infinita di infortuni

LUGANO - Il Lugano conquista il suo ottavo derby di campionato consecutivo. Sei la stagione scorsa, due in quella appena iniziata. Se teniamo conto anche delle sfide amichevoli dell’estate 2020, beh, allora il bilancio per i bianconeri è esaltante: 10 vittorie su 10. Per i biancoblù, per contro, la serie infinita sta diventando un vero e proprio incubo, dal quale forse riusciranno ad uscire venerdì prossimo, quando alla Gottardo Arena si giocherà un altro stracantonale.


Intanto però in casa HCL ci sono parecchi motivi per esultare: malgrado le diverse assenze (Löffel, Herburger, Schlegel, Riva, Josephs, Carr e Bertaggia), nonostante alcune contro prestazioni recenti e, non da ultimo, i dubbi legati al portiere (Mc Sorley ha scelto Fadani al posto del nuovo arrivato Irving), la squadra ha reagito alla grande, fornendo una prestazione di cuore e carattere, a tutta pista diremmo: una prestazione che ha esaltato lo spirito di gruppo. Tutti per uno, uno per tutti. Giovani, giocatori esperti, bravi e meno bravi. Con Fadani, al suo primo derby ufficiale, assolutamente all’altezza della situazione (e pure fortunato) e ben sostenuto dai compagni che non lo hanno mai perso di perso di vista, aiutandolo in ogni momento.


Un Lugano, insomma, operaio, che ha saputo resistere all’assalto finale alla baionetta dell’Ambri: negli ultimi venti minuti la squadra di Luca Cereda si è infatti istallata nel terzo difensivo avversario, sfiorando in un paio di circostanze il pareggio. Ma anche stavolta i biancoblù hanno trovato di fronte una compagine decisa a vender cara la pelle. Così, malgrado un ispiratissimo Pestoni, l’Ambri incassa l’ ennesima sconfitta.


Sin dalle prime battute si vede una squadra molto aggressiva: il Lugano va a prendere gli avversari alle assi e applica un fore checking fastidioso. I leventinesi provano a rispondere colpo su colpo. Ma quando avrebbero la possibilità di passare, e cioè quando giocano in superiorità numerica, fanno tremendamente fatica.
I bianconeri sono bene organizzati e non concedono un centimetro nel loro box play. Il primo tempo è insomma uno scontro fisico (ma senza cattiveria). Nel periodo centrale cominciano a fioccare le penalità (due per gli ospiti e una per i locali). E ad approfittarne sono i bianconeri, che in 4 contro 3 passano con Müller al 33esimo minuto. Poi, stavolta in 5 contro 3, gli uomini di Mc Sorley raddoppiano con Boedker, autore finalmente di una buona prestazione. È il gol numero 500 di uno straniero nella storia dei derby (fonte Brenno Canevascini, storico statistico leventinese).


All’inizio del periodo conclusivo il Lugano potrebbe chiudere la pratica: di nuovo in 5 contro 3 non riesce però a segnare e così i biancoblù prendono fiducia e con il tempo salgono in cattedra. La pressione ospite sale alle stelle: davanti a Fadani si registrano diverse situazioni ingarbugliate ma il giovane portiere italiano non si fa sorprendere, dimostrando grande personalità e sicurezza. Il finale è naturalmente al cardiopalma ma i ceresiani, rincuorati dai loro generosi tifosi, reggono. Anzi: a dieci secondi dalla sirena segnano pure il terzo gol, quello decisivo. Autore Traber, giocatore duro, deciso, generoso. Come la sua squadra, che ieri sera ha gettato il cuore oltre l’ostacolo.


A fine gara ovviamente soddisfatto coach Chris Mc Sorley. Per lui due vittorie contro l’ Ambri in una settimana. Non male per il tecnico canadese. “Ringrazio il nostro pubblico che ci ha sostenuti sin dalle prime battute. Ha capito che avevamo bisogno di lui. La squadra ha rispettato alla lettera le indicazioni dello staff: pressing, aggressività e semplicità nel gioco. Certo, nel periodo conclusivo abbiamo sofferto ma credo che alla fine nessuno può recriminare sulla nostra vittoria. Complimenti comunque ai nostri avversari, che non hanno mollato. Ora concentrati sulla Champions League: contro il Berlino dobbiamo assolutamente vincere per passare il turno” .
 

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