Svizzera, 29 settembre 2021

Gli chiede di mettersi in fila al fast-food, questo lo tempesta di colpi: 4 anni di carcere e espulsione

Martedì, il tribunale penale di Ginevra ha condannato a 4 anni e mezzo di carcere un 27enne colombiano che aveva brutalmente picchiato due volte, nel giro di pochi minuti, un trentenne l'11 gennaio 2020 a Ginevra. Il 27enne, che già in passato era stato in carcere per atti di violenza, sarà inoltre espulso dalla Svizzera per un periodo di 5 anni e dovrà sottoporsi a un trattamento terapeutico.

La corte non ha tuttavia ritenuto che l'accusato avesse intenzione di uccidere e quindi non lo ha ritenuto colpevole di tentato omicidio. Ma lo ha giudicato colpevole di lesioni personali gravi, tra le altre cose. "Agendo così violentemente, anche se non aveva intenzione di causare lesioni gravi, l'imputato ha fatto correre un grave rischio alla vittima colpendo ancora e ancora", si legge nella sentenza riportata dai media romandi.

Il 27enne si era scagliato contro la sua vittima perchè
gli aveva chiesto di mettersi in fila dopo che il colombiano l'aveva sorpassata a un bancone notturno di un fast-food della città sul Lemano. La vittima è stata subissata di pugni, al punto da rimediare una gamba rotta. L'aggressore se n'era quindi andato, solo per tornare pochi minuti dopo e riprendere a colpire il malcapitato. Ancora oggi il trentenne rimane fisicamente e psicologicamente traumatizzato da quanto successo.

Secondo la Corte, le testimonianze e le immagini della videosorveglianza hanno confermato la versione del denunciante e confutato quella dell'accusato. Quest'ultimo aveva invocato l'autodifesa, parlato di responsabilità condivisa e sostenuto che alcune delle ferite della sua vittima erano dovute a una caduta durante il secondo alterco. Ma il giudice non gli ha creduto e ha in sostanza concordato con l'accusa, scartando però il tentativo di omicidio.

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