Dopo il no degli elettori alla legge sul CO2 nella votazione del 13 giugno 2021, oggi il Consiglio federale ha deciso il seguito da dare alla politica climatica. Entro fine anno metterà in consultazione un nuovo progetto di legge. L'obiettivo è creare la base più ampia possibile per la futura politica climatica.
Gli obiettivi del Consiglio federale rimangono invariati: entro il 2030 la Svizzera dovrà dimezzare le proprie emissioni rispetto ai valori del 1990. Si dovrà rinunciare a quegli strumenti che hanno contribuito significativamente all'esito negativo della votazione. Nella sua seduta del 17 settembre 2021 il Consiglio federale ha incaricato il DATEC di elaborare il relativo progetto di legge.
In data odierna il Consiglio federale ha deciso come proseguire nella propria politica climatica. Lo ha fatto basandosi su un'analisi del risultato della votazione sulla revisione della legge sul CO2, che identifica in linea generale la causa del rifiuto nel timore di un aumento dei costi, in particolare di un probabile rincaro della benzina. Il Consiglio federale ha chiesto, inoltre, al DATEC informazioni in merito ai colloqui tenuti dal Dipartimento con diverse associazioni in seguito alla votazione del 13 giugno.
L'attuale legge sul CO2 chiede al Consiglio federale di sottoporre per tempo al Parlamento proposte relative agli obiettivi di riduzione per il periodo successivo al 2020, e con esse anche provvedimenti supplementari. Ha pertanto incaricato il DATEC di preparare entro la fine dell'anno un progetto di legge da porre in consultazione, che tenga conto dell'esito della votazione e sia adatto a creare la base più ampia possibile per la futura politica climatica del Paese. Occorre porre l'accento su misure che permettano alla popolazione di ridurre le emissioni di CO2 nella propria vita quotidiana e che sostengano gli attuali sforzi dei diversi settori.
Nel complesso la futura politica climatica dovrà basarsi su una combinazione di più strumenti: l'effetto d'incentivazione legato alla tassa sul CO2 dovrebbe essere completato da incentivi efficaci e da una promozione mirata.
Capisaldi della revisione
Per il seguito dei lavori il Consiglio federale ha fissato una serie di parametri.
- Il progetto di legge dovrà basarsi sull'attuale legge sul CO2. Gli strumenti già esistenti saranno portati avanti.
- Il progetto non dovrà introdurre nuove tasse. Per il caso in cui fossero necessari fondi supplementari per il settore edile, il DATEC deve valutare come adeguare temporaneamente la destinazione vincolata dei proventi della tassa sul CO2.
- I fondi ricavati attraverso i diversi strumenti della politica climatica dovranno, in linea di principio, andare a beneficio degli stessi settori da cui provengono.
- Per evitare investimenti sbagliati