Ticino, 06 agosto 2021
Affittopoli a Lugano come a Roma?
Nel ridente nucleo storico di Castagnola, in due ampi tradizionali immobili contigui posti in Via Giacomo Discepoli di proprietà della nostra Città, dimore queste dotate di ampi giardini terrazzati, in posizione privilegiata, a fianco del magnifico parchetto dell’ex Municipio di Castagnola (Palazzo Tosetti Riva) e con vista mozzafiato a 180° sul golfo di Lugano, vive, ormai da più di trent’anni, una famiglia composta da 4 persone, due per ogni singolo immobile, che pagherebbero (il condizionale è ancora d’obbligo…) pigioni mensili che se paragonate a quelle usuali di questa zona appaiono alquanto irrisorie per non dire ridicole.
Tale precisa evenienza, per la quale lo scrivente che abita anch’egli in questo suggestivo nucleo ormai da più di vent’anni, è sempre apparsa cosa alquanto anomale, ha deciso, dopo qualche tentennamento, di interpellare l’Esecutivo cittadino, allo scopo di ottenere debite risposte, ma soprattutto esaustive spiegazioni in merito a tale fattispecie.
La LOC, al suo art. 66 cpv. 4, precisa e stabilisce che il Municipio nelle sue risposte alle interpellanze :
“si attiene ad una comunicazione trasparente: informa in modo proporzionato, oggettivo e completo, distinguendo chiaramente fra dati e valutazioni, indicando le fonti, senza tralasciare elementi essenziali o tacere aspetti negativi”
Non si comprende infatti per quali strane ragioni/motivi i suddetti due nuclei familiari ristretti, godano, da così tanto tempo, di questi benefici ed agevolazioni.
Sembrerebbe infatti che (vox populi), proprio uno di questi 4 privilegiati inquilini, oggi al beneficio della pensione, lavorasse, sino a qualche anno fa, proprio alle dipendenze del nostro Comune / Cittä di Lugano.
Sempre la Legge organica comunale (LOC), al suo art. 167, regola le alienazioni e locazione di beni mobili ed immobili di proprietà del Comune.
Orbene, suddetta disposizione di legge, al suo cpv. 1, stabilisce chiaramente che:
“Le alienazioni, affitti e locazioni di beni mobili e immobili devono essere fatte per pubblico concorso” (la sottolineatura è dello scrivente).
Il cpv. 2 del medesimo articolo, determina / fissa invece le formalità da seguire, segnatamente:
“Il concorso deve essere annunciato all’albo almeno 7 giorni prima della scadenza e aperto ad ogni interessato” (la sottolineatura è dello scrivente).
Il cpv. 3,

sempre di questa norma, prevede invece che:
“in casi eccezionali, quando al Comune non ne può derivare danno o quando l’interesse generale lo giustifica, il Legislativo può autorizzare il Municipio a procedere per licitazione privata oppure per trattative dirette” (la sottolineatura è dello scrivente)
Alla luce dei fatti qui sopra sommariamente esposti, che lo scrivente si riserva comunque di ampliare ed approfondire qualora ciò si rendesse necessario, ma soprattutto in base a quanto dispone la specifica normativa qui sopra richiamata (LOC), i sottoscritti consiglieri comunali con la presente interpellanza chiedono a codesto lodevole Municipio:
1. Da quanti anni (decenni) questi due nuclei familiari ristretti vivono nei due immobili contigui, di proprietà comunale, siti in Via Giacomo Discepoli nel nucleo tradizionale di Castagnola?
2. Che pigione mensile e quali costi spese accessorie vengono richieste e versate dai citati due nuclei familiari per ogni singolo immobile? Esiste un contratto di locazione? Per avere un quadro oggettivo della situazione che perdura, come detto, ormai da più di trent’anni, si chiede a codesto lodevole Esecutivo di precisare / cifrare il canone locativo corrisposto negli ultimi 10 anni da questi inquilini.
3. Seguendo quali criteri e formalità suddetti due immobili sono stati concessi in locazione a queste quattro persone (due nuclei famigliari ristretti)? Sono stati forse indetti dei concorsi come dispone la LOC al riguardo? Nell’affermativa, quando e con quale cadenza sarebbero stati indetti dei concorsi per assegnare in locazione tali dimore, considerata la lunga durata di questo rapporto locativo?
4. Non reputa codesto lodevole Municipio che una ristrutturazione di questi due pregiati immobili, in posizione oltretutto privilegiata e d’interesse sia un’opportunità da cogliere al volo per poterli, previo concorso pubblico, locare o alienare a pigione rispettivamente a prezzi di mercato più confacenti e quindi interessanti per l’Ente pubblico, stante l’attuale periodo di ristrettezze economiche (come già fatto per altri immobili di proprietà comunale come ad es. l’ex stabile Enderlin di Viale S. Franscini, Lugano, dove gli affitti, dopo la sua ristrutturazione, sono triplicati, se non quadruplicati)?
Lugano, 30.07.2021
Con ossequio,
On. Gian Maria Bianchetti (LdT)
On. Ero Medolago (LdT)
On. Omar Wicht (LdT)
On. Laura Kämpf (LdT)
On. Nicholas Marioli (LdT)
