Svizzera, 07 giugno 2021
Aggressioni contro la comunità turca in Svizzera: sospettati curdi ed estremisti di sinistra
La comunità turca in Svizzera è stata oggetto nelle scorse settimane di diversi attacchi violenti. I sospetti – spiega il Blick - ricadono sui curdi del PKK, come anche sugli attivisti di sinistra che da tempo sostengono la causa curda.
Tra gli episodi riportati dal Blick vi è ad esempio l’attacco a un’azienda che produce kebab a Dulliken, nel canton Soletta. Un paio di settimane fa, di notte, ignoti hanno imbrattato le mura dell’edificio, danneggiato i furgoni per le consegne, rotto le finestre dell’azienda e gettato dell’acido butirrico al suo interno.
È nel frattempo emerso che l’attacco era rivolto contro il proprietario dell’azienda, Suat Sahin, uomo d’affari turco e soprattutto fervente sostenitore del presidente Erdogan. Sahin ha legami molto stretti con il governo di Ankara e ha più volte reagito contro le critiche a Erdogan.
Sempre stando all’inchiesta del Blick,

sembra che negli ultimi sei mesi Sahin sia stato preso di mira da ignoti almeno una mezza dozzina di volte.
In aprile invece è a Basilea che l’auto di un nazionalista turco è stata danneggiata, sempre da ignoti. Mentre a inizio maggio la Comunità turca di Rümlang (ZH), anch’essa molto vicina al potere, ha trovato un ordigno esplosivo nella bucalettere della sua sede. In precedenza il presidente della comunità, Serif Yilmaz, era stato oggetto di un’incursione a casa sua da parte di tre individui incappucciati.
Tutti gli indizi, come detto, lasciano pensare che gli attacchi siano opera di simpatizzanti del PKK. Del resto, su quasi tutti i luoghi del crimine è stata trovata la scritta “Biji PKK”, “Lunga vita al PKK”.
Il Servizio delle attività informative della Confederazione non ha per ora voluto prendere posizione in merito a questi attacchi avvenuti su suolo elvetico.