Ticino, 03 maggio 2021
"Un primo maggio per i lavoratori, contro la disoccupazione e il precariato"
In concomitanza con la festa del primo maggio l’organizzazione per il lavoro in Ticino (TiSin), in un comunicato stampa esprime preoccupazione riguardo "alla fascia di lavoratrici e lavoratori più esposta al rischio di perdere il posto lavoro e alle conseguenze, di ordine economico e sociale, che ne deriverebbero".
Questo perchè con le misure legate alla pandemia molti lavoratori di questa categoria "hanno lasciato strascichi piuttosto rilevanti nel mondo del lavoro cantonale, caratterizzati da una percentuale sempre più elevata di lavoratrici e lavoratori che con la perdita del posto di lavoro sono scivolati nel limbo della disoccupazione, del precariato e sotto la soglia di povertà".
Ciò è dovuto anche all'"aumento dell’impiego di manodopera di provenienza estera" e "all’esagerato

proliferare di contratti di lavoro precari (a ore e su chiamata) riscontrabili in alcune grandi e medie imprese, in particolare della grande distribuzione e del commercio, che hanno finito per impoverire il tessuto lavorativo locale esercitando una sorta di concorrenza sleale tra la manodopera di provenienza estera e quella locale."
Per questo TiSin ritiene necessario di "adottare un piano occupazionale e di reinserimento professionale a favore delle ticinesi e dei ticinesi disoccupati".
In seguito chiede "che sia stabilito un nuovo rapporto di collaborazione tra le parti contrattuali basato su giusti equilibri di rappresentanza decisionale" e conclude dichiarando che "TiSin si adopererà con tutti i mezzi affinché si cambino tali regole che agevolano interessi che nulla hanno a che fare con quelli delle imprese e dei lavoratori."