Sport, 27 aprile 2021

“È uno sport che richiede arte, armonia e grazia”

Alessandra Ostini, già campionessa svizzera, ci parla del twirling e dei suoi benefici

Alessandra Ostini è certamente una figura di riferimento del twirling nazionale. Fra le prime ad ottenere risultati prestigiosi, con numerose presenze a competizioni di livello europeo e mondiale, oggi è responsabile tecnico dello Sport Twirling Bellinzona, vero motore del movimento cantonale. Negli scorsi giorni l’abbiamo sentita per parlare di questo sport che nel nostro Cantone non ha ancora la visibilità che meriterebbe.


Il twirling è una disciplina che ha una storia importante in Ticino (e in particolare a Bellinzona). Eppure è ancora considerata alla stregua di un sport secondario. Malgrado ciò è arte, è armonia e può esprimere tanta grazia…
Il twirling è uno sport per alcuni aspetti simile alla ginnastica ritmica e artistica ma che tuttavia presenta alcuni elementi che lo caratterizzano in maniera fondamentale, in modo particolare l’utilizzo di un “bastone”. Il termine twirling infatti deriva dal verbo inglese “to twirl” la cui traduzione è “far roteare”. È anche una disciplina agonistica che unisce movimenti propri della danza, ginnastica ritmica e artistica con l’uso del bastone che viene lanciato in aria o fatto roteare sul corpo. Ma il twirling non è solo uno sport, come da lei ben detto: è anche un arte. Arte perché si richiede stile e bellezza, sport perché combina alti livelli di concentrazione, sforzo fisico e intensa coordinazione nel mantenere il bastone in movimento mentre il corpo si muove con grazia e armonia attraverso vari movimenti adattati con interpretazione musicale. Inoltre questo meraviglioso sport sviluppa lealtà e spirito competitivo, migliora le capacità fisiche e l’espressione artistica.


La storia ci dice che il twirling nasce dalle majorettes.
Lo Sport Twirling Bellinzona ha iniziato a fare i primi passi nel 1972, anno della costituzione della federazione Svizzera di Twirling, come Majorettes della società Rabadan e nel 1974 come Majorettes rondinelle. Nel 1987 il sodalizio ha deciso di darsi alle competizioni e le Majorettes diventano così twirling. Ad oggi lo Sport Twirling Bellinzona è l’unica società presente nel Canton Ticino e conta al proprio interno 40 atlete attive allenate da 6 monitrici. L’età di queste 40 ragazze varia dai 6 ai 17anni.


È una disciplina poco conosciuta fra la gente. Come mai? I mass media vi ignorano?
Il twirling è uno sport relativamente giovane essendo nato solamente 40 anni fa. Inoltre il fatto di non essere una disciplina olimpica non permette di avere la visibilità che consentirebbe al pubblico di conoscere questa che per me è una bellissima disciplina sportiva.


Magari in un futuro prossimo le cose potrebbero cambiare.
Esatto. Purtroppo il twirling ad oggi non fa ancora parte della competizione olimpica. Vi sono però annualmente delle importanti competizioni internazionali come i mondiali o gli europei. Il nostro sogno è che un giorno questo sport possa diventare olimpico in modo tale da ricevere il giusto riconoscimento che merita, anche perché non ha nulla “in meno” degli altri sport olimpici.


A che età si può cominciare?
A questa disciplina è l’ideale avvicinarsi il prima possibile. Come Sport Twirling Bellinzona, a partire dalla prossima stagione, daremo la possibilità alle ragazze e ai ragazzi di poter cominciare a partire dai 4 anni. Il twirling può essere praticato indistintamente da maschi e da femmine.


È difficile trovare sponsor per finanziare un club?
Sì.
Purtroppo come tutti gli sport amatoriali dove vi è poca visibilità, si fa fatica a trovare sponsor o sostenitori che permettono di finanziare le attività del club. Per questo, durante l’anno, facciamo delle attività per cercare di avere degli introiti che possano permettere alla società di alleggerire i costi a carico delle famiglie delle atlete. Queste attività ci permettono inoltre di aumentare la nostra visibilità verso la popolazione ticinese.


Il volontariato è ancora la base del vostro movimento?
Certo. Essendo il twirling uno sport in cui le entrate finanziare sono minime lo stesso è rimasto “famigliare”. Pertanto tutte le persone che fanno parte di questa “famiglia” amano il twirling e tutto ciò che viene fatto lo si fa per passione. Ad esempio nel mio caso, alla mia attività professionale presso il mio centro estetico devo far combaciare gli appuntamenti sportivi, per anni come atleta e ora come allenatrice.


Parecchi atleti ticinesi, fra i quali anche lei, hanno già partecipato a campionati europei e del mondo. Segno che in questa disciplina siamo competitivi.
Nonostante il Ticino sia una piccola realtà, molte atlete ticinesi hanno avuto la capacità e la fortuna di farsi spazio nella squadra nazionale che ha poi permesso loro di potersi qualificare anche a gare internazionali difendendo i colori rossocrociati. Questo anche grazie alla preparazione fisica e mentale che i diversi coach hanno potuto trasmettere ed insegnare alle già talentuose atlete ticinesi.


Lei in particolare ha un percorso importante, che l’ha portata ora ad essere responsabile del gruppo di Bellinzona.
Mi sono avvicinata a questa disciplina fin da giovanissima, avevo infatti soli 4 anni. Da allora non ho più smesso di frequentare le palestre per potermi allenare. Questo mi ha permesso di arrivare a gareggiare ad alto livello, vincendo per 9 volte i campionati svizzeri (nella mia specialità “freestyle senior”). Inoltre, sempre nella categoria “freestyle senior”, ho ottenuto degli ottimi risultati a livello internazionale come la semifinale al mondiale di Nottingham nel 2014 e la finale mancata per poco al campionato europeo in Slovenia nel 2015. Inoltre non posso non menzionare le 4 vittorie raggiunte all’International Cup. Ho poi terminato la mia carriera da atleta nel 2019 con la nazionale dove, per pochissimi punti, abbiamo sfiorato il podio all’Europeo in Francia. Il percorso fatto da atleta e la fortuna di aver potuto lavorare con tecnici e coreografi di alto livello mi hanno dato la spinta a voler trasmettere queste importanti competenze alle nuove leve.


Ha qualche aneddoto da raccontarci?
Questo meraviglioso sport, oltre che a darmi tanto a livello sportivo, mi ha dato la possibilità di crescere anche a livello personale. Ho infatti avuto la possibilità e la fortuna di poter viaggiare in tutto il mondo gareggiando e confrontandomi con i migliori atleti di altri paesi.


Fra poco riprenderete l’attività: come vi siete mossi durante quest’anno pandemico?
Nonostante le molte limitazioni emanate dal Consiglio Federale fortunatamente abbiamo sempre potuto praticare la nostra disciplina chiaramente rispettando le disposizioni ricevute. Anche in questo periodo così difficile e particolare abbiamo avuto la fortuna di poter continuare a praticare la nostra passione anche se con delle limitazioni a livello agonistico. Speriamo presto di poter tornare alla normalità e a gareggiare davanti ad un pubblico.

A.M.
 

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