Sport, 30 marzo 2021
Polo Sportivo-MPS = 1-0! Avanti così
Fondamentale passo in avanti quello fatto segnare ieri sera dal Consiglio comunale in merito alla costruzione del nuovo impianto sportivo luganese: in ballo c’è anche la permanenza dell’FCL in Super League
LUGANO – Non è assolutamente passato inosservato il voto espresso ieri sera dal Consiglio comunale che in grande maggioranza ha detto “SÌ” al progetto del nuovo Polo sportivo e degli Eventi di Lugano. Non è passato inosservato perché in ballo, oltre a decine di milioni di franchi, ci sono la storia e la permanenza nelle rispettive categorie di diverse società sportive della città, prima fra tutte l’FC Lugano che, senza un nuovo stadio in regola, sarebbe costretto a dire addio – e chissà per quanto tempo – alla Super League, non per demeriti sportivi, ma per demeriti comunali.
Senza la delibera firmata ieri sera, la licenza per il club bianconero sarebbe stata praticamente impossibile e di conseguenza anche il futuro economico della società del presidente Renzetti sarebbe stato appeso a un filo. Non per niente lo stesso club, già ieri sera, ha voluto esprimere i propri ringraziamenti e la propria soddisfazione per quanto maturato in seno al Consiglio comunale.
Ma attenzione a cantar vittoria immediatamente.
Perché se l’iter politico si è concluso positivamente, all’orizzonte si profila un’altra battaglia sulla quale potremmo obiettare a lungo. Sì perché l’MPS ha già lanciato il guanto di sfida, annunciando di voler raccogliere 3000 firme in 60 giorni per portare i cittadini di Lugano a votare in merito al Polo Sportivo e degli Eventi. Per carità, si tratta di un’azione legittima e democratica, ma assolutamente pericolosa: rischierebbe di interrompere, anche solo temporaneamente, il processo di costruzione, il che significherebbe mettere a repentaglio il futuro delle società sportive della città (oltre che gettare alle ortiche milioni già spesi per la progettazione).
In fondo, restando all’FC Lugano, l’ASF è stata chiara: senza stadio, addio alla Super League. E allora ci domandiamo: ma perché interrompere un processo, e un progetto, fondamentale non solo per il club, non solo per tutte le altre società sportive che usufruiranno del palazzettto, ma anche per tutta la città e per il Cantone?