Ticino, 17 marzo 2021
Polli shock: "Alla RSI molestie e mobbing ci sono sempre stati, soprattutto verso le donne"
Ieri in Gran Consiglio si è parlato del caso delle molestie alla RSI, per cui è in corso un'inchiesta. A chiedere la discussione generale è stato Matteo Pronzini, che più volte si era visto respingere richieste simili, mentre stavolta ha ottenuto la maggioranza di un plenum comunque diviso.
In molti si sono chiesti a che cosa servisse una discussione simile, se fosse un segnale (per Dadò, per esempio, che prese molto male quando il Parlamento disse no a una CPI sulle molestie dell'ex funzionario del DSS) o una vetrina.
A essere contraria anche Maristella Polli, che in un duro intervento ha raccontato la sua verità sulla RSI dove ha lavorato per 44 anni, partendo dall'apprendistato sino ad arrivare ai quadri dirigenti.
"Ho ascoltato con rabbia e delusione questa inutile discussione", ha esordito. "In questa azienda ci sono sempre e dico sempre state problematiche legate al mobbing. Il problema è che nessuno denunciava, non

è che improvvisamente sono arrivate 32 persone che hanno espresso quel che a loro è capitato. Nell'ambiente in cui si vive a livello mediatico soprattutto le donne sono esposte a questo".
"Sono stata minacciata, ho avuto stalking, ho dovuto cercare nel limite del possibile di arginare dei problemi legati proprio al mobbing. Tutto questo va trasformato oggi in qualcosa di positivo trovando soluzioni che possano, in qualsiasi impresa e non solo alla RSI, aiutare le persone. Però attenzione, ci sono donne che giustamente denunciano e altre che in modo vendicativo denunciano cose non vere. Io le ho conosciute", ha proseguito la deputata liberale.
E chiede al Parlamento: "Non dite chi ha detto sì o no alla discussione, io stessa ho detto no perché va trovato un contesto approfondito di contenuti e capire cosa vuol dire in questo momento l'inchiesta in corso".
Video:
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