Sport, 04 marzo 2021
Corsa ai playoff: per il Lugano la strada è in salita
Il brutto KO incassato martedì contro il Bienne complica di molto il cammino dei bianconeri
LUGANO – Troppo imprecisi, troppo fallosi, con troppi alti e bassi. I ragazzi di Pelletier nell’ultima settimana hanno mostrato due volti completamente diversi che rendono complicato il loro cammino verso i playoff diretti. Dopo la sconfitta interna sono contro il Ginevra, il Lugano era riuscito a rialzarsi immediatamente, banchettando allegramente proprio contro le Aquile, ma martedì è toccato al Bienne scendere in Ticino per fare bottino pieno contro una squadra che ha mostrato di non riuscire a tenere un ritmo sostenuto per 60’, incappando in errori, penalità e blackout costanti che sono costati il secondo KO sonoro nelle 3 sfide giocate alla Cornèr Arena.
Decisamente troppo. Non tanto per i due passi falsi, ma perché il numero di sconfitte inizia a diventare importante, mentre i punti in classifica scarseggiano. A conti fatti, i bianconeri sono costretti a non fallire né contro il Berna, né nei due derby da giocare in Leventina nel breve volgere di 5 giorni.

Il perché è presto detto: per non fallire l’appuntamento con i playoff diretti, ovvero ottenendo una posizione in classifica tra le migliori 6, Arcobello e compagni devono fare la lotta quasi ed esclusivamente sul Davos, che precede i sottocenerini di 1 punto con 2 partite giocate in più. Ginevra e Losanna, invece, con rispettivamente 3 e 4 match disputati in meno, sembrerebbero fuori dalla portata dei ragazzi di Pelletier.
Come direbbe il buon Marco Baron… c’è ancora tanto hockey da giocare, ma… ma il Lugano deve trovare il suo punto di equilibrio, la sua stabilità, la sua serenità e la sua tenuta fisica, per evitare di trovarsi invischiato nella lotta per qualificarsi ai playoff battagliando con una tra Ambrì, Rapperswil e Berna. E guardando il significato di tali sfide, gli scontri diretti stagionali e il valore della rosa (specie quella degli Orsi)… beh, le sorprese – negative – potrebbero essere dietro l’angolo.