Sport, 15 febbraio 2021

Il Lugano resta “di ghiaccio” con l’YB

Nel freddo gelido di Cornaredo ieri non c’è stata proprio storia

LUGANO – Dopo 3 pareggi consecutivi, successivi alla vittoria di rigore di San Gallo, il Lugano ieri si è dovuto arrendere: troppo forte questo YB, troppa la differenza di qualità tra le due squadre. E pensare che a ottobre questa squadra avrebbe davvero potuto giocarsela in quello scontro diretto rinviato a causa della pandemia.
 
Ma tant’è. E il campo ha parlato e ha chiarito, se ancora ce ne fosse bisogno, che quello giallonero è di gran lunga il complesso più forte del campionato – i 16 punti di vantaggio sul Basilea lo testimoniano – e che la truppa di Seoane, quando vuole, può decidere le sorti di un match da un momento all’altro. Esattamente come avvenuto ieri nel gelo di Cornaredo.
 
A Nsame e compagni sono basti 17’, i primi, per decidere la sfida. Tanto ci hanno messo lo stesso
attaccante e Meschack a superare per ben 2 volte Baumann, mettendo così in cassaforte quei 3 punti che sembravano, alla vigilia del match, tutt’altro che scontati.
 
E invece i bianconeri hanno dovuto alzare bandiera bianca, superati in campo su tutti i fronti da una corazzata che spesso dà l’impressione di perdere punti soltanto quando non scende in campo con la giusta determinazione. E così il 3-0 di Lauper allo scadere della prima frazione è arrivato come logica conseguenza, mentre l’1-3 di Gerndt è servito soltanto da cosmesi.
 
Ora in casa Lugano c’è bisogno di rialzare la testa, di fare quadrato e di ripartire, per cercare di ottenere quegli obiettivi che nel corso di questa stagione si sono venuti a creare passo passo: non soltanto la salvezza, ma anche quel sogno chiamato Europa.

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