Dopo 40 anni e oltre di pallavolo, prevale in lui uno spirito ottimistico e propositivo, acquisito con l’esperienza: dapprima come giocatore (a 24 anni costretto al ritiro per infortunio) e quindi come allenatore sia in campo maschile che femminile. Il 57enne funzionario di banca ha vinto un po’ ovunque: a Morbio, a Basilea e a Therwil. Nel 1998 è tornato a Lugano, società della quale da tre anni è presidente. Di successo, aggiungiamo. Il Mattino della Domenica lo ha intervistato nei giorni scorsi.
Bernasconi: la sua passione per il volley sembra non avere limiti…
È vero, con i colleghi di comitato abbiamo intuito che in questo sport si potevano studiare e concretizzare validissimi progetti per creare un vero e proprio polo di formazione e con il Lugano ci stiamo riuscendo, visto che abbiamo messo a punto alcuni interessanti “gemellaggi” con Vedeggio e Capriasca, nostri “partners” che sanno offrire una pallavolo a chilometro 0. Senza dimenticare lo sviluppo di un progetto Volley Academy dalla U13 /U15/U17/U19 che abbiamo creato pensando alla parte di giocatrici che già fanno una scelta di impegno agonistico parallelo all'impegno scolastico e che deve essere da precursore all'accesso alla massima Lega come avvenuto in questa stagione con l'inserimento di ben quattro giocatrici in LNA del nostro vivaio. Inoltre da quest'anno, dando seguito ad un'idea del fuoriclasse italiano Lucchetta abbiamo allestito una pallavolo per i bambini di prima e seconda elementare con lo scopo di appassionarli iniziando dal gesto tecnico più accattivante che è la schiacciata.
Ci sembra di capire che a lei piacciano le grandi sfide.
Quando sai di lavorare in una società con colleghi di comitato, dirigenti ed allenatori competenti è ancora più bello lavorare. Quando vedo da parte di tutti la passione e la voglia di far crescere a tutti i livelli i vari progetti, diventa ancora più stimolante rappresentare il club. E ciò mi permette di sottolineare la grande collaborazione con Vedeggio e Capriasca.
La pallavolo è diventata una importante realtà in Ticino.
Il volley è il secondo nella gerarchia nazionale per numero di tesserati (45.000 mila). A livello nazionale siamo la società con più tesserati, con circa 400 ragazze suddivise nelle varie categorie. Certo, hockey e calcio soprattutto hanno un impatto mediatico certamente superiore, ma e lo ripeto, la pallavolo ha delle interessanti prospettive per il futuro.
Anche in questo sport
Anche in questo sport
come in altri, ci sono stati fallimenti e rinascite…
Bisogna avere pazienza per costruire progetti solidi. La pazienza e una certa esperienza, oltre alla competenza delle persone che si sono messe a disposizione sono indispensabili . La differenza la fa come si suol dire il motto 'fare il passo secondo la gamba' specialmente ora che il Covid-19 ci ha tolto spettatori e ristorazione. L’apporto soprattutto degli sponsor, dei nostri tesserati, il GS e le istituzioni è stato fondamentale. Ne approfitto per ringraziarli tutti.
Il Covid-19 ha creato enormi problemi.
Moltissimi, soprattutto per le più giovani sopra i 17 anni perché impossibilitate ad allenarsi e creare un vero gruppo anche fuori dal campo. Poi per la nostra “Primavera” (composta da ragazze nate dal 2001 al 2004) che, ad un passo dalla Lega Nazionale B, si è vista interrotta la fase finale del campionato. Quest’anno le ragazze sono ripartite in Prima Lega ma ancora una volta si sono dovute fermare, forse riprenderanno il 20 marzo prossimo.
Veniamo alla prima squadra, che disputerà i playoff ma che ha dovuto affrontare non poche peripezie in questa stagione.
Sì, anche perché a seguito di una richiesta di rinvio di un incontro negata, con cinque nostre giocatrici out (oltre al sottoscritto, al direttore sportivo, all’allenatore e al vice allenatore) siamo stati obbligati ad inserire delle ragazze provenienti dalla Accademy. Comunque lo spostamento di molte partite ha davvero confuso le idee a tutti, affrontando per esempio lo stesso avversario due volte nel giro di pochissimi giorni. E qui sono subentrate difficoltà maggiori, perché gli scontri ravvicinati impediscono di allenarci in modo costruttivo. Speriamo che nei playoff tutto fili liscio perché altrimenti la stagione rischia di diventare complicata.
A livello finanziario i vostri sforzi sono davvero notevoli, visto che potete contare solo sugli sponsor.
La stagione della prima squadra costa in totale circa 200.000 franchi. Quindi l’investimento globale del nostro club si avvicina ai 500.000 franchi. Insomma, andiamo avanti, anche se poi qualche giovane deve “emigrare” per studi nella Svizzera tedesca o francese.
Bisogna avere pazienza per costruire progetti solidi. La pazienza e una certa esperienza, oltre alla competenza delle persone che si sono messe a disposizione sono indispensabili . La differenza la fa come si suol dire il motto 'fare il passo secondo la gamba' specialmente ora che il Covid-19 ci ha tolto spettatori e ristorazione. L’apporto soprattutto degli sponsor, dei nostri tesserati, il GS e le istituzioni è stato fondamentale. Ne approfitto per ringraziarli tutti.
Il Covid-19 ha creato enormi problemi.
Moltissimi, soprattutto per le più giovani sopra i 17 anni perché impossibilitate ad allenarsi e creare un vero gruppo anche fuori dal campo. Poi per la nostra “Primavera” (composta da ragazze nate dal 2001 al 2004) che, ad un passo dalla Lega Nazionale B, si è vista interrotta la fase finale del campionato. Quest’anno le ragazze sono ripartite in Prima Lega ma ancora una volta si sono dovute fermare, forse riprenderanno il 20 marzo prossimo.
Veniamo alla prima squadra, che disputerà i playoff ma che ha dovuto affrontare non poche peripezie in questa stagione.
Sì, anche perché a seguito di una richiesta di rinvio di un incontro negata, con cinque nostre giocatrici out (oltre al sottoscritto, al direttore sportivo, all’allenatore e al vice allenatore) siamo stati obbligati ad inserire delle ragazze provenienti dalla Accademy. Comunque lo spostamento di molte partite ha davvero confuso le idee a tutti, affrontando per esempio lo stesso avversario due volte nel giro di pochissimi giorni. E qui sono subentrate difficoltà maggiori, perché gli scontri ravvicinati impediscono di allenarci in modo costruttivo. Speriamo che nei playoff tutto fili liscio perché altrimenti la stagione rischia di diventare complicata.
A livello finanziario i vostri sforzi sono davvero notevoli, visto che potete contare solo sugli sponsor.
La stagione della prima squadra costa in totale circa 200.000 franchi. Quindi l’investimento globale del nostro club si avvicina ai 500.000 franchi. Insomma, andiamo avanti, anche se poi qualche giovane deve “emigrare” per studi nella Svizzera tedesca o francese.
Come vede il futuro della pallavolo svizzera e ticinese?
A livello nazionale si stanno sviluppando progetti sia per il volley indoor che per il beach volley dove da diversi anni la Svizzera lotta con le nazioni più forti al mondo. Da parte della Federazione serve maggior professionalità e tempestività decisionale. In Ticino si sta lavorando tanto, con dedizione tanto che nel settore giovanile si ottengono grandi soddisfazioni e medaglie e ciò questo fa ben sperare per il futuro.
G.M.