Sono 49 le persone che in Svizzera "rappresentano una minaccia particolare per la sicurezza interna ed esterna", secondo i servizi d'informazione della Confederazione (SIC). Lo si scopre nella risposta ad un'interpellanza del Consigliere nazionale UDC Lukas Reimann, che chiedeva chiarimenti sulla diffusione e il pericolo dell'estremismo islamico in Svizzera.
Nella risposta del Consiglio federale, che cita principalmente il SIC, scopriamo inoltre che attualmente ci sono 70 procedimenti penali nell'ambito del terrorismo islamico e che dal 2012 690 persone sono state indivuate per aver diffuso materiale jihadista "o che si sono interconnessi con persone aventi gli stessi interessi in Svizzera o all'estero".
Forse l'unico aspetto positivo rilevato, è che dal 2016 il SIC non ha registrato nessuna partenza all'estero motivate da finalità jihadiste e dallo stesso anno non si è indivuato alcun rientro di persone provenienti da zone di conflitto. Da notare che delle 92 persone che hanno lasciato la Svizzera per combattere la jihad, il gruppo nazionale più numeroso è composto da persone aventi passaporto svizzero, ben 30 di cui 17 con la doppia cittadinanza.
Guarda anche
“Il Consiglio federale fermi l'aumento dei prezzi della Posta”
“Il Cantone valuti di limitare l'accesso alle auto dei frontalieri con il solo conducente”
“La Confederazione faccia pressione sull'Italia peché rispetti gli accordi di Dublino”
Due detenuti con passaporto svizzero accusati di terrorismo non saranno trasferiti in Svizzera