TICINO - Claudio Zali, durante il discorso per la festa del Primo agosto al Monte Ceneri, ha annunciato l’ordine di abbattimento del lupo che nei giorni scorsi ha seminato il panico ad Arosio. Il 29 luglio l’animale ha infatti predato un becco a pochi metri dalla scuola dell’infanzia del paese, facendo scattare l’allarme tra i genitori e il Municipio. Una fototrappola ha immortalato l’esemplare.
Il commento della Lega dei Ticinesi non si è fatto attendere. In un comunicato diffuso sui propri canali social, il movimento ha parlato di "una decisione ponderata, presa con senso di responsabilità". Nessun tono trionfalistico, ma il riconoscimento di una scelta "nel rispetto delle normative vigenti" e lontana "dagli starnazzi e dalle rivendicazioni personali da campagna elettorale". Per la Lega, è essenziale che la sicurezza dei cittadini venga garantita anche in ambito rurale e periferico.
L’episodio rilancia così il dibattito sulla convivenza tra uomo e grandi predatori, specie nei contesti abitati o vicini alle scuole e ai villaggi. Il tema non è nuovo, ma resta aperto ogni volta che l’animale varca il confine tra natura e presenza umana.