La situazione economica di chi vive e lavora in Ticino sta subendo le conseguenze pesanti delle chiusure settoriali imposte dalle autorità federali e cantonali a causa della pandemia covid-19. Il Gran Consiglio questa settimana ha dato il via libera a una nuova serie di aiuti concreti che sbloccano i crediti promossi dal Cantone per chi è con l'acqua alla gola.
La Confederazione ha a sua volta annunciato nuovi aiuti ma non possiamo nasconderci dietro ai proclami: prima che questi soldi arrivino nelle tasche di chi ne ha bisogno passerà un tempo che sembrerà lunghissimo. Tirare fine mese o cercare di non far fallire esercizi pubblici, negozi o agenzie di viaggio è un'impresa alla quale lo Stato bernese ha risposto in ritardo. Ma non possiamo stare a guardare e ognuno di noi può contribuire a far stare in piedi la nostra economia. Se da un lato i negozi di alimentari beneficiano dell'impossibilità di andare all'estero a fare acquisti, dall'altro sembra mancare la stessa energia dei ticinesi a aiutare chi è in difficoltà.
Gli imprenditori, i ristoratori, i negozianti sono chiamati ad essere creativi e