Sport, 12 novembre 2020

Calcio, nazionali e amichevoli: siamo alla follia! Scopre di essere positivo dopo aver giocato 45’!

È quanto avvenuto ieri sera al croato Vida, durante la sfida che vedeva opposta la sua nazionale alla Turchia

ISTANBUL (Turchia) – È una delle questioni che in tanti, tifosi, addetti ai lavori e giocatori stessi si stavano già ponendo nei giorni e nelle settimane precedenti alla pausa dei campionati per gli impegni delle varie nazionali: con la situazione con cui tutto il mondo sta convivendo, con le quarantene e gli isolamenti che nel mondo del calcio compaiono come funghi, giorno dopo giorno, valeva davvero la pena fermare le competizioni dei club per cedere il passo a quelle delle nazionali col rischio di far entrare in contatto giocatori provenienti dalle varie squadre? C’era davvero il bisogno di non accontentarsi di far disputare i match della Nations League – non si poteva abolirla per quest’edizione? – e far disputare anche le amichevoli? Va bene che in ballo ci sono soldi e punti fondamentali per il ranking, ma così facendo si rischia
di mettere a repentaglio anche le regolarità dei campionati nazionali (a parte qui da noi, dove senza un protocollo univoco, ci troviamo di fronte a una specie di pantomima) e soprattutto la salute dei calciatori.

E la risposta più clamorosa a tutte queste domande è giunta ieri sera da Istanbul, dove in amichevole si sfidavano la Turchia e la Croazia: la Federcalcio croata, infatti, ha comunicato la positività al Covid del difensore Domagoj Vida quando quest’ultimo stata giocando da titolare il match, tanto da essere sostituito all’intervallo.

Il difensore del Besiktas ha quindi disputato tutta la prima frazione, potendo così potenzialmente infettare qualcuno dei calciatori presenti allo stadio: ci sono immagini che lo ritraggono, prima della partita, abbracciare compagni e rivali.

Una cosa pazzesca!

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