Sport, 04 novembre 2020
Eureka! Anche la SFL (finalmente) si muove per assicurare il campionato
La richiesta della Federazione di protocolli uniformi a quegli degli altri Stati arriva con colpevole ritardo
BERNA – Eppur si muove! Finalmente, verrebbe da dire, la SFL, con una lettera aperta inviata all’Ufficio Federale della Sanità e all’Associazione dei Medici Cantonali, ha formalmente chiesto con urgenza delle misure di quarantena uniformi per tutti i Cantoni. Insomma,
il quesito che avevamo posto anche noi pochi giorni fa.
“Negli altri Paesi non ci sono così tanti giocatori in quarantena”, si legge nel documento redatto dalla Swiss Football League. Il perché è presto detto: negli altri campionati vengono posti in isolamento solo i calciatori positivi al tampone, garantendo così il regolare allenamento del resto della squadra e lo svolgimento delle partite.
La SFL ha proposto di sottoporre al tampone tutti i giocatori durante la pausa delle Nazionali, un

test rapido prima di ogni giornata di campionato: i positivi saranno messi in quarantena, ma i negativi potranno continuare ad allenarsi e a giocare. Solo così la competizione potrà proseguire in modo regolare”.
Ad essere cattivi… potremmo dire che dalle parti di Muri abbiano scoperto l’acqua calda. Ma con un ritardo enorme rispetto agli altri Paesi. Se per molti il Consiglio federale si è mosso, e si sta muovendo, troppo a rilento per affrontare la pandemia, possiamo serenamente dire che lo sport professionistico sotto questo punto di vista è stato completamente messo in secondo piano, perché nessuno ha fatto nulla fin qui per assicurare lo svolgimento, in modo regolare, dei campionati.
Chissà se, finalmente, dopo questo primo passo della SFL, anche dalle parti di Opfikon, dove ha sede la Federazione di hockey, qualcuno inizierà finalmente a muoversi in questa direzione…