Sport, 20 settembre 2020

Questo Lugano fa paura. L’Ambrì ci rimette (finalmente) il cuore

Il 3-2 maturato ieri a Biasca nel primo derby amichevole ha messo in evidenza pregi e difetti di entrambe le formazioni ticinesi

BIASCA – Chiamarla amichevole, quando in pista ci sono Ambrì e Lugano, risulta complicato. Ma tant’è. In effetti di colpi duri, durissimi, di cariche eccessive e di scaramucce vere e proprie, ieri sera sul ghiaccio della Raiffesein Arena di Biasca non se ne sono viste. Si è visto, invece, un bell’hockey, veloce, tecnico, tattico, con errori su entrambi i fronti, diverse ripartenze e 5 reti – 6 se contiamo anche il rigore trasformato alla fine da Loeffel – che hanno permesso ai bianconeri di imporsi per 3-2.

Ovviamente trattandosi di un’amichevole, il risultato è ciò che conta meno, ma questo primo derby amichevole di questa pazza estate verrà ricordato non solo per la vittoria dei ragazzi di Pelletier, ma per quanto quest’ultimi sono riusciti a fare. Parliamoci chiaro: questo Lugano, offensivamente parlando e dando uno sguardo all’organico, fa paura! Fazzini-Arcobello-Boedker, Bertaggia-Kurashev-Carr sono due linee che in pochi possono permettersi, tenendo conto che in terza ieri sera Pelletier ha schierato Suri e Bürgler (!) e in linea difensiva i bianconeri possono contare su Heed, Wellinger, Loeffel, Riva e non solo.

Certo bisognerà capire quanto resteranno alla Cornér Arena gli stessi Heed, Kurashev e Carr, ma ieri sera quest’ultimo si è
presentato all’esordio con una doppietta. Non una cosa da tutti i giorni, insomma. Ma è stato tutto il Lugano a mostrare un hockey pazzesco, specie nei primi 20’, senza riuscire tuttavia a fare breccia dalle parti di Conz, mettendo alla frusta un Ambrì che ha avuto il merito di resistere, di tenere, di aggrapparsi al suo portiere e al suo infinito cuore.

I ragazzi di Cereda hanno lottato, ci hanno messo impegno, testa e volontà – cosa che dopo l’inguardabile 1-6 racimolato contro il Friborgo 24h prima non era neanche facile immaginarsi – e sono rimasti lì, agganciati con le unghie ai rivali, hanno avuto anche le occasioni per portarsi in vantaggio, sfruttando errori palesi in fase di passaggio e in fase difensiva del Lugano (Pelletier deve assolutamente lavorare su quest’aspetto, perché è innegabile che la sua sia una corazzata in attacco, ma meno attenta su diversi aspetti difensivi), per poi cadere sotto il colpo mortifero di Carr, giunto al termine di un lavoro fantastico di Arcobello e di un Boedker che è davvero una gioia per gli occhi.

Insomma: 1-0 per il Lugano in questa doppia sfida amichevole. Sabato alla Cornér Arena si ripeterà l’incrocio, anche se… con una pista così desolatamente vuota, si nota che qualcosa viene comunque meno.

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