Svizzera, 19 settembre 2020

Aveva decapitato la nonna ma non sarà giudicato, "non è responsabile delle sue azioni"

Il giovane che nel 2018 aveva strangolato, pugnalato e decapitato sua nonna a Frauenfeld, nel canton Turgovia, è stato giudicato responsabile delle sue azioni. La procura turgoviese ha ritenuto che l'uomo all'epoca soffriva di una grave malattia mentale.

Nel suo atto d'accusa pubblicato venerdì, l'autorità inquirente ritiene che l'imputato, un italiano di 21 anni, non sia responsabile delle sue azioni. Non è quindi possibile condannarlo per questo omicidio. Il pubblico ministero chiede che il giovane venga ricoverato
in terapia ospedaliera ed espulso dal territorio svizzero per 15 anni.

I fatti erano avvenuti il 16 ottobre 2018 nell'appartamento dell'omicida, che allora aveva 19 anni. Dopo aver strangolato la nonna di 74 anni fino a farle perdere conoscenza l'ha uccisa pugnalandola al petto con un coltello da cucina. Il giovane alla fine ha decapitato la sua vittima, messo la sua testa in uno zaino e lasciato la scena del crimine. Era stato arrestato poche ore dopo a Kloten. Reo confesso, la data del suo processo non è ancora nota.

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