Ticino, 18 settembre 2020

Visite in casa anziani nuovamente consentite

Le autorità ticinesi tornano a informare la popolazione circa l'evoluzione dell'emergenza coronavirus in Ticino. All'appuntamento con la stampa sono presenti il direttore del DSS Raffaele De Rosa, il medico cantonale Giorgio Merlani e il Medico geriatra e coordinatore gruppo di lavoro case anziani Franco Tanzi.

"Tendenza preoccupante"

De Rosa: "I dati di contagio a livello cantonale la situazione rimane stabile, mentre a livello svizzero si registra una preoccupante tendenza. Non è su un singolo indicatore che ci si deve basare, ma l'evoluzione a nord delle Alpi dimostra che la situazione può evolvere anche rapidamente. Il contact tracing oltre Gottardo comincia un po' ad arrancare. Il contesto è mutevole e occorre seguire l'evoluzione continuando ad adottare, di volta in volta, misure efficaci e proporzionate. Il Governo ha confermato le misure attualmente in atto fino al 5 ottobre. La priorità deve rimanere la salute della popolazione e delle persone più fragili. L'arrivo dei mesi più freddi con l'influenza stagionale metterà a dura prova tutta la società. Ne siamo consapevoli. Abbiamo sempre detto che affrontiamo una maratona. Siamo consapevoli che stiamo chiedendo molto sacrificio. I giovani affrontano le maratone con meno motivazione, ma hanno il fisico. Le persone più fragili, invece, devono tenere duro. Il rischio zero non ci sarà mai. Nel contesto non esistono soluzioni facili. Ogni misura va ponderata e calibrata".

Consentite le visite in case anziani

De Rosa: "Le nuove direttive per le case anziani consentiranno nuovamente le visite nelle camere dei residenti. Saranno concesse visite con più frequenza e più a lungo. Potranno anche lasciare la struttura per alcune attività, salvo seguendo – al loro rientro – delle misure igieniche rafforzate. Finché c'è il virus, soluzioni miracolose non ce ne sono. Ma è possibile costruire insieme una nuova normalità".

Le persone in quarantena
 

Merlani: "In Ticino

ci sono 34 persone in isolamento attualmente, mentre 101 sono quelle sottoposte a quarantena. Prima dell'apertura delle scuole, il 90% dei casi era importato dall'estero. Ora sono piccoli focolai come locali notturni, luoghi di lavoro e scuole. I numeri sono contenuti e riusciamo a seguire abbastanza bene l'evoluzione dei casi. Uno degli ultimi focolai grossi riguarda una famiglia, risultata tutta positiva".
 

"Nessun caso nelle scuole dell'obbligo"

Merlani: "Sono cinque i casi positivi dall'inizio delle scuole. Non c'è nessun caso nelle scuole dell'obbligo. Le quarantene generate dai cinque casi sono 33. Nessun caso ha comportato una quarantena automatica della classe intera. È importante dire che non abbiamo nessuna evidenzia che il contagio è avvenuto a scuola. Non abbiamo focolai o casi secondari. È un buon segnale e significa che le misure funzionano. Le visite sono disciplinate in modo più generoso di prima. È importante dire che la visita in camera è possibile per tutti. Da settimana prossima saranno possibili le visite in camera. Servirà, ovviamente, seguire delle rigide misure. Le visite 'semplici', quelle che vengono già fatte all'esterno, restano. Ci sono quindi due vie parallele per effettuare le visite. La mascherina può essere tolta solo all'esterno e solo se esiste la distanza sociale. Uscite? Ci sono due possibilità: 'semplici', che non comportano un rischio elevato. E poi ci sono quelle 'esposte', per esempio al ristorante o sui mezzi pubblici".
 

Un (bel) passo avanti

Tanzi: "È stato fatto un lavoro di condivisione e abbiamo condiviso le nuove direttive, che considero un passo avanti. Dobbiamo cercare il giusto equilibrio tra la libertà delle persone e il bene comune. E qui sappiamo che dobbiamo correre un rischio. I casi nelle case anziani possono capitare, va detto. In tutte le 68 case anziani del Ticino non c'è, al momento, nessun caso di Covid. Questo è il risultato del duro lavoro di tutti e della sofferenza di tutti gli ospiti".

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