Uno stato d’animo che caratterizza tutti i membri di comitato e le persone che lavorano per la buona riuscita del meeting. Per la cronaca: Alessandro Lafranchi, classe 1972, nato e cresciuto a Bellinzona, è stato uno sprinter del GAB diretto dall’indimenticabile Fiorenzo Marchesi. Ha vinto, afferma modestamente, “qualche medaglia a livello svizzero sui 200 metri ed alcune con Chico Cariboni (altro Deus ex machina del Galà, ndr) nella staffetta olimpionica”.
Ma le patacche al collo più importanti Lafranchi se l’è messe nell’ultimo decennio, quando insieme ad alcuni colleghi ha avuto l’idea di organizzare un meeting internazionale che potesse attrarre il pubblico ticinese, sempre vicino alle vicende all’atletica leggera ma totalmente privo di una manifestazione che tenesse vivo ed aumentasse l’interesse. E così il 15 settembre del 2011, esattamente 9 anni fa, è andata in scena la prima edizione. Da allora è stato un crescendo di successi: di pubblico, di risultati e soprattutto di presenze di atleti di calibro mondiale (di livello stratosferico, per dirla tutta). E tanti, tantissimi riconoscimenti!
Per una credibilità che non finisce mai di aumentare. Un Galà, insomma, diventato con il tempo davvero un… galà di stelle. A pochi giorni dalla grande manifestazione bellinzonese, che purtroppo potrà ospitare soltanto mille spettatori vedi Covid-19, abbiamo incontrato Alessandro Lafranchi per fare il punto della situazione.
Presidente: il Galà è ormai diventato un appuntamento ambito da tutti. Un risultato che qualche anno fa, in fondo, era impensabile.
Abbiamo lavorato in modo molto professionale per aumentare anno dopo anno la credibilità nei confronti degli atleti e dei manager. Posso confermare che questo modo di agire ci ha ripagati. Ora il Galà è un meeting affermato ed atteso il che ci fa molto piacere.
Avete scalato anche la classifica mondiale…
Con il trascorrere degli anni, e grazie al gran lavoro svolto, siamo saliti nella classifica mondiale dei meeting raggiungendo, l’anno scorso, la 27esima posizione. Se togliamo le competizioni della Diamond League che per budget sono raggiungibili siamo tra i migliori 10 meeting al mondo. In Svizzera ci siamo confermati al terzo posto.
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Per lei è un motivo d’orgoglio!
Presiedere questa manifestazione sportiva è certamente un motivo di grande orgoglio. In primo luogo per l’aspetto umano, fondamentale, grazie all’intesa che ci crea con i preziosissimi collaboratori e anche con gli atleti e i manager. Mi permetto inoltre di aggiungere che anche grazie al Galà il movimento atletico ticinese negli ultimi anni ha avuto un notevole aumento degli affiliati. Da sempre durante il Galà riserviamo delle gare per il settore giovanile della Federazione ticinese di atletica leggera.
Presiedere questa manifestazione sportiva è certamente un motivo di grande orgoglio. In primo luogo per l’aspetto umano, fondamentale, grazie all’intesa che ci crea con i preziosissimi collaboratori e anche con gli atleti e i manager. Mi permetto inoltre di aggiungere che anche grazie al Galà il movimento atletico ticinese negli ultimi anni ha avuto un notevole aumento degli affiliati. Da sempre durante il Galà riserviamo delle gare per il settore giovanile della Federazione ticinese di atletica leggera.
Anche Bellinzona ha i suoi benefici…
La Capitale può sicuramente approfittare della visibilità derivante dalla presenza di atleti internazionali, che tutti i giorni postano foto sui social media. Forse non tutti sanno che da qualche anno a questa parte organizziamo con alcuni atleti delle visite mirate sul tutto il Cantone, per aiutare a promuovere il nostro bellissimo territorio. Perchè il Galà vede essere un evento ticinese e per tutti i ticinesi.
Un ringraziamento va anche al Comune.
Certo: per l’importante lavoro di rifacimento della pista e pedane dello stadio, un rinnovamento del quale può approfittare anche il calcio con le nuove gradinate.
Al di là dell’importanza del Gala, il contesto è comunque rimasto famigliare…
Il nostro approccio al meeting è molto famigliare e questo gli atleti lo percepiscono e apprezzano. La dimensione della città e le distanze ravvicinate della infrastruttura sportiva e gli alberghi ci aiuta, visto che gli atleti si spostano a piedi come e quando vogliono. Questo nelle altre città dei meeting è impossibile. Per noi è un valore aggiunto del Galà.
Come la mettiamo con il Covid-19 che delimiterà le presenze?
La situazione è molto particolare a causa del virus. Noi ci siamo organizzati secondo le indicazioni delle autorità ed avremo il numero massimo di spettatori di 1000 suddivisi in settori. Per chi non potrà essere presente allo stadio ci sarà la diretta TV, dove si potrà vedere il meglio dell’atletica mondiale con tutti i miglior atleti svizzeri in primis la nostra Ajla Del Ponte mentre Mujinga ha rinunciato a correre ma sarà a Bellinzona come madrina d’eccezione del meeting.
Budget dell’evento?
Non ci piace parlare di budget, ma sottolineamo che l’anno scorso il ritorno economico in Ticino è stato di 200'000 franchi per un evento di due ore. Che io sappia, non c’è altra manifestazione che investe 100'000… all’ora.
MDD
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