Opinioni, 06 settembre 2020

Immigrazione: riprendiamo il controllo

Il prossimo 27 settembre voteremo sull’iniziativa « per la limitazione » (dell’immigrazione). Il nome dell’iniziativa è chiarissimo: limitazione. Non certo “azzeramento”.

Che ci sia necessità di limitare l’immigrazione è assai difficile da contestare. Infatti:
  • in Ticino il 30% della popolazione è straniera (a Lugano quasi il 40%). E poi qualcuno ha ancora il coraggio di accusare i ticinesi di xenofobia?
  • Sempre a seguito della libera circolazione delle persone, in Ticino i frontalieri sono raddoppiati passando a quota 70mila. Quelli impiegati nel settore terziario sono i due terzi; quindici anni fa erano un terzo del totale. In dieci anni, tra il 2009 ed il 2019, i frontalieri nel terziario sono aumentati di 20mila unità. La stragrande maggioranza dei nuovi frontalieri è dunque andata a lavorare negli uffici. Nei settori dove i permessi G integrano i residenti, come può essere quello dell’edilizia, il loro numero è rimasto più o meno costante nel tempo. Nel terziario, dove li soppiantano, sono invece esplosi.
  • Ciliegina sulla torta: in Ticino quasi il 30% dei lavoratori è frontaliere. Se ad essi si sommano i lavoratori stranieri residenti, si arriva circa al 51%. Dunque, nel nostro Cantone, la maggioranza dei lavoratori è straniera.

Una situazione del genere non ha alcuna giustificazione. Altrove la popolazione sarebbe già scesa in piazza con i forconi. I ticinesi ne sono ben consapevoli. Ed infatti la limitazione dell’immigrazione l’hanno già votata oltre 6 anni fa, il “famoso” 9 febbraio del 2014. Da allora, essa è iscritta nella nostra Costituzione federale. Ma le maggioranze politiche ignorano la volontà popolare e violano la Carta fondamentale dello Stato.

Come sappiamo infatti nel dicembre 2016 a Berna l’establishment PLR-PPD-PSS ha partorito la preferenza indigena light, la cui utilità è pari a zero. La preferenza indigena light è
semplicemente un obbligo di annuncio agli URC (Uffici regionali di collocamento) dei posti di lavoro vacanti in determinati settori dove il tasso di disoccupazione è particolarmente alto. Non c’è alcun obbligo di assunzione. Un simile modello non è solo inutile; è perfino un boomerang. Infatti, un numero crescente di disoccupati ticinesi non è più iscritto agli Uffici regionali di collocamento, avendo esaurito le indennità di disoccupazione. Per contro, agli URC si possono iscrivere anche i frontalieri. Per il momento sono pochi. Ma un domani non sarà più così. Infatti, l’Unione europea mira a far pagare la disoccupazione dei frontalieri non più principalmente allo stato di residenza, come accade ora, bensì a quello in cui lavoravano. Ciò implicherebbe, per la Svizzera, oltre ad una spesa ulteriore di centinaia di milioni di Fr all’anno, l’iscrizione in massa agli URC dei frontalieri disoccupati. I quali, di conseguenza, beneficerebbero anche loro della cosiddetta preferenza indigena light!

E’ evidente che questa situazione non può continuare. Serve una preferenza indigena vera. Non light, ma heavy. Questo è quanto ha votato la maggioranza dei cittadini svizzeri e quasi il 70% dei ticinesi (secondo l’ex presidente cantonale e nazionale del PLR Fulvio Pelli, sono tutti xenofobi).
A maggior ragione adesso che siamo alle soglie della più grave crisi occupazionale del dopoguerra, è vitale che i posti di lavoro in Ticino vengano riservati prioritariamente a chi in Ticino ci vive. L’immigrazione non va annullata: nessuno lo immagina e nessuno l’ha mai chiesto. Ma deve tornare ad essere controllata. Per questo è necessario che i cittadini il 27 settembre rinnovino una decisione che è già stata presa oltre 6 anni fa ma che le maggioranze politiche si rifiutano proditoriamente di applicare; e, dunque, che votino SI’ all’iniziativa Per la limitazione.

Lorenzo Quadri
Consigliere nazionale
Lega dei Ticinesi

Guarda anche 

"Il Consiglio federale introduca una tassa d'entrata per i frontalieri"

Il Consiglio federale dovrebbe introdurre una tassa d'entrata al confine per i veicoli dei lavoratori frontalieri. È quanto chiede una mozione inoltrata oggi d...
17.04.2024
Svizzera

"Anche in Svizzera dovrebbe essere possibile personalizzare le targhe"

Anche in Svizzera dovrebbe essere possibile personalizzare la targa del proprio veicolo, come è già possibile in molti altri paesi. È quanto chiede i...
16.04.2024
Svizzera

"I giudici di Strasburgo fanno attivismo politico-ideologico: la Svizzera disdica la CEDU"

La Svizzera dovrebbe disdire la Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU). È quanto chiede una mozione presentata dal Consigliere nazionale Lorenzo Quadri dop...
15.04.2024
Svizzera

Lugano: chi vuole svendere la Svizzera…

Lugano è la culla della Lega. Qui il Movimento vide la luce nel lontano 1991. Lugano ha una particolarità: tra le 10 principali città svizzere, &egr...
08.04.2024
Ticino

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto