Ma noo! Ma chi l’avrebbe mai detto! Improvvisamente, dai dati pubblicati nei giorni scorsi dall’Ufficio federale di statistica, si scopre che l’occupazione in tutto il Paese è in forte calo. Il peggiore degli ultimi 30 anni.
Il tasso di disoccupazione ILO a livello nazionale su base trimestrale è passato dal 4.2% al 4.6%. Particolarmente malmessi i giovani, il cui tasso di disoccupazione ILO è passato, sempre rispetto al trimestre precedente, dal 6.2% all’8.4%. Quindi un incremento del 35%, e scusate se è poco!
Ticino maglia nera
E’ manifesto che la situazione in Ticino è (e sarà) peggiore che nel resto del Svizzera. Non solo per i consueti motivi strutturali, ma anche perché le misure di lockdown da noi sono state più incisive e più durature che altrove. Dallo sfacelo sanitario si passerà a quello occupazionale. E ricordiamoci che in primavera ci siamo impestati per colpa della libera circolazione e delle frontiere spalancate con il Belpaese. Adesso cominciano a fare capolino le conseguenze occupazionali della crisi sanitaria. Come visto, la disoccupazione si sta impennando; in particolare quella giovanile. Ma presto sarà il turno dei lavoratori “maturi”: verranno lasciati a casa a frotte per assumere stranieri (frontalieri, nel caso del Ticino) a basso costo. Questo deleterio fenomeno è l’ennesimo regalo della libera circolazione delle persone voluta dalla partitocrazia PLR-PPD-P$$, Verdi-anguria ovviamente inclusi. Non lo scopriamo certo adesso.
Ma la crisi da virus cinese è evidentemente destinata a peggiorare le cose. Ed infatti la partitocrazia spalancatrice di frontiere, per turlupinare i cittadini, si è inventata anche la rendita-ponte per i disoccupati anziani, e questo proprio nell’imminenza del voto sulla libera circolazione del 27 settembre. Hai capito i soldatini della casta? Invece di impedire che i lavoratori “anziani” vengano licenziati e sostituiti da frontalieri, creano una nuova rendita assistenziale. Come se questi uomini e donne, che lavorano da una vita, ambissero a finire a carico dello Stato sociale! E’ ovvio che vogliono tutt’altro: ossia conservare il proprio posto