Sport, 20 luglio 2020
Un altro mattoncino, ma caro Lugano… che spreco
Ennesimo pareggio dei bianconeri colto nella delicata trasferta di Sion, ma il vantaggio firmato da Gerndt e il rigore sbagliato da Maric gridano vendetta
SION – Era una di quelle partite da non sbagliare, era una di quelle sfide che mettevano in palo punti delicatissimi in ottica salvezza. Insomma, era una partita da non perdere e che ti poteva far tremare le gambe e alla fine il Lugano… il suo l’ha praticamente fatto, conquistando il pari in casa del Sion. Ma a conti fatti… il rammarico di non aver ottenuto la posta piena c’è.
A bocce ferme, a freddo e potendo analizzare il match del Tourbillon con tutta calma, è innegabile che un po’ tutti dopo i brividi iniziali e il vantaggio di Gerndt (redivivo e decisivo dopo la pausa per il coronavirus) ci avevano fatto un pensierino alla vittoria che avrebbe messo non solo la parola “fine” sul rischio retrocessione, ma che avrebbe condannato quasi inesorabilmente – visti i risultati di ieri – il Sion quanto meno allo spareggio.
E invece, nonostante un rigore a favore fallito – questa volta Maric non è stato freddo e preciso come al suo solito –, nonostante una clamorosa occasione avuta da Holender (che

ha pensato bene di provarci di tacco), nonostante un Lavanchy ancora imprendibile e un dubbio penalty non concesso su Janga, Grgic alla prima vera occasione della ripresa ha rimandato il tutto alle prossime 4 giornate.
Insomma, l’importante era non perdere in terra vallesana, per mantenere l’ex Tramezzani a -8, ma contando che Thun e Xamax hanno clamorosamente sconfitto rispettivamente il Sion e il Lucerna (entrambi per 2-1), i ragazzi di Jacobacci non possono ancora dormire sonni tranquilli. Anche perché il Sion ha ancora una partita da recuperare e vincendola si porterebbe a -5 alla pari dello stesso Thun.
Va da sé che la sfida interna di mercoledì contro lo Zurigo diventa ancora una volta una sfida delicata e pesantissima, anche perché poi i bianconeri andranno a Basilea domenica prossima. Evitare di arrivare a Neuchâtel, all’ultima giornata, sarebbe fondamentale! Per farlo ci sarà bisogno non solo della condizione fisica, ma anche di trovare la via della rete con più facilità e regolarità.