Ovviamente nessuno difende l’uccisione di Floyd da parte della polizia. Ma magari è anche il caso di ricordare che non stiamo parlando di un angelo – come qualcuno, al colmo della malafede, ha tentato di rappresentarlo anche graficamente in apposite vignette – bensì di un pluripregiudicato per reati gravi, tra cui la rapina a mano armata. Tanto per rimettere la Chiesa al centro del villaggio. Un delinquente morto in circostanze tragiche non diventa un santo.
Come già detto e scritto in più occasioni, il caso Floyd è avvenuto a Minneapolis, che non risulta essere in Svizzera. E’ quindi frutto di una realtà del tutto diversa dalla nostra, che nulla ha da spartire con quella elvetica. L’unico obiettivo dei nullafacenti che manifestano alle nostre latitudini è sempre il solito, ovvero far credere che anche nel nostro paese esista un problema reale di razzismo. Questi esagitati “hater” di $inistra stanno semplicemente facendo politichetta partitica, oltre che immigrazionista, approfittando senza vergogna della morte di un uomo. Una morte che a costoro torna molto comoda. Che miseria. E questa gente ha ancora il coraggio di pretendere di montare in cattedra a denigrare gli altri?
Politichetta sui morti
La dimostrazione che l’importazione del “Caso Floyd” risponde ad esigenze di sordida politichetta, la forniscono, per l’appunto, le manifestazioni “a tema” che si svolgono dalle nostre parti. Anche a Bellinzona lo scorso sabato se ne è tenuta una. E che cartelloni si vedevano? Slogan contro la Lega e l’Udc! Quindi, pur di lanciare le solite becere accuse di razzismo contro la Lega e l’Udc - ree di contestare la devastante libera circolazione delle persone e la politica delle frontiere spalancate a cani e porci che tanto piace alla casta ed ai suoi utili idioti - si cavalca l’uccisione di un uomo di colore a Minneapolis.
Fossero stati di “destra”…
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Le manifestazioni sedicenti “antirazzismo”, ma tu guarda i casi della vita, vengono organizzate soprattutto in città con maggioranze politiche di $inistra. Queste manifestazioni, come di consueto, non sono autorizzate e non rispettano le regole sanitarie. Ma naturalmente l’autorità non interviene. Se da questi assembramenti partisse un focolaio di coronavirus, chi se ne assumerebbe la responsabilità? Si fosse trattato di sfilate contro la devastante libera circolazione delle persone, quanto scommettiamo che l’atteggiamento dell’ente pubblico sarebbe stato ben diverso?
Manifestanti violenti
Oltretutto i manifestanti, spesso e volentieri, sono pure violenti. Vandali, teppisti e ladri. Non solo negli USA, dove si assiste a saccheggi di negozi di marca. Il che certamente rientra nella difesa dei diritti umani, vero finti moralisti da tre e una cicca? Ma anche da noi. A Zurigo, tanto per citare un esempio, i dimostranti antirazzismo hanno aggredito con un bastone un poliziotto… DI COLORE. E questi picchiatori di neri sarebbero degli antirazzisti? Oppure un nero che fa il poliziotto non è più un nero ma un traditore? Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere.
Queste manifestazioni evidenziano ancora una volta che il vero problema da combattere in Svizzera è l’estremismo di $INISTRA VIOLENTO. Altro che blaterare di estremismo di destra, un fenomeno dalle proporzioni irrisorie! Ma naturalmente la casta spalancatrice di frontiere e la stampa di regime (a cominciare dalla SSR foraggiata con il canone più caro d’Europa per fare campagna elettorale alla gauche-caviar), continuano con il lavaggio del cervello basato su fatti alternativi.
Quanto al razzismo, è evidente che in Svizzera costituisce un non-problema, dal momento che un paese dove un quarto della popolazione è straniera non può essere razzista. Esiste semmai il razzismo di importazione, ovvero portato da migranti in arrivo da “altre culture”. Ma al proposito i moralisti a senso unico non fanno mai un cip. Idem l’inutile e faziosa commissione contro il razzismo (da chiudere quanto prima, così si risparmia anche qualcosa).
Lorenzo Quadri / MDD
Le manifestazioni sedicenti “antirazzismo”, ma tu guarda i casi della vita, vengono organizzate soprattutto in città con maggioranze politiche di $inistra. Queste manifestazioni, come di consueto, non sono autorizzate e non rispettano le regole sanitarie. Ma naturalmente l’autorità non interviene. Se da questi assembramenti partisse un focolaio di coronavirus, chi se ne assumerebbe la responsabilità? Si fosse trattato di sfilate contro la devastante libera circolazione delle persone, quanto scommettiamo che l’atteggiamento dell’ente pubblico sarebbe stato ben diverso?
Manifestanti violenti
Oltretutto i manifestanti, spesso e volentieri, sono pure violenti. Vandali, teppisti e ladri. Non solo negli USA, dove si assiste a saccheggi di negozi di marca. Il che certamente rientra nella difesa dei diritti umani, vero finti moralisti da tre e una cicca? Ma anche da noi. A Zurigo, tanto per citare un esempio, i dimostranti antirazzismo hanno aggredito con un bastone un poliziotto… DI COLORE. E questi picchiatori di neri sarebbero degli antirazzisti? Oppure un nero che fa il poliziotto non è più un nero ma un traditore? Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere.
Queste manifestazioni evidenziano ancora una volta che il vero problema da combattere in Svizzera è l’estremismo di $INISTRA VIOLENTO. Altro che blaterare di estremismo di destra, un fenomeno dalle proporzioni irrisorie! Ma naturalmente la casta spalancatrice di frontiere e la stampa di regime (a cominciare dalla SSR foraggiata con il canone più caro d’Europa per fare campagna elettorale alla gauche-caviar), continuano con il lavaggio del cervello basato su fatti alternativi.
Quanto al razzismo, è evidente che in Svizzera costituisce un non-problema, dal momento che un paese dove un quarto della popolazione è straniera non può essere razzista. Esiste semmai il razzismo di importazione, ovvero portato da migranti in arrivo da “altre culture”. Ma al proposito i moralisti a senso unico non fanno mai un cip. Idem l’inutile e faziosa commissione contro il razzismo (da chiudere quanto prima, così si risparmia anche qualcosa).
Lorenzo Quadri / MDD
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