Ticino, 28 maggio 2020

Coronavirus in Ticino: "Tanti test e pochi contagi"

La conferenza delle autorità ticinesi sull'emergenza coronavirus nel nostro Cantone

"Non tutte le decisioni sono lineari"
 

Gobbi: "Il Governo esprime soddisfazione per i dati registrati in Ticino. Finalmente si vede un raggio di sole nel cielo. I dati ci permettono di guardare con maggiore positività all'estate. Dal 4 maggio siamo allineati alla Confederazione. Sul dettaglio delle misure decise ieri dal Consiglio Federale interverrà Cocchi. Non tutte le decisioni sono lineari. Penso, per esempio, alla scelta di riaprire le discoteche mantenendo la chiusura alle 24:00. È la conseguenza di determinate richieste che arrivano. Da sabato saranno ammessi gli assembramenti fino a 30 persone. Il virus non è svanito. I cittadini, durante la fase acuta, hanno dato prova di grande generosità e fiducia alle autorità. Ora sono le autorità a dare fiducia ai cittadini. Al 6 giugno riapriranno in maniera anticipata anche i campeggi. Resta attivo fino al 30 giugno lo stato di necessità in Ticino. I dati epidemiologici confermano una diffusione minima del virus. Ma questo non vuol dire abbassare la guardia. Andiamo avanti con prudenza e responsabilità. Lo slogan della nuova fase sarà 'distanti ma vicini. Proteggiamoci ancora'".
 

"Decisioni adeguate sulla riapertura delle dogane"
 

Gobbi: "Le decisioni del Consiglio Federale sull'apertura della frontiera con l'Italia le riteniamo adeguate. Le prossime tappe verranno coordinate, sempre che la situazione dell'epidemia lo permetta. I Cantoni, Ticino in particolare, saranno coinvolti. Sarà importante capire che tipo di controlli sanitari verranno effettuati alle frontiere. Ora ci aspetta la fase più critica. Chi va in montagna lo sa: dobbiamo avere prudenza".
 

"Preferivo quando Berna...."
 

De Rosa: "I dati continuano a rimanere incoraggianti anche a fronte delle riaperture. La politica dei piccoli passi e della prudenza ha permesso di schiacciare la curva dei contagi. Il Consiglio federale ha cambiato il registro della comunicazione. Preferivo quando Berna si appellava alla modestia e alla cautela. È importante continuare a chiedere alla popolazione prudenza e attenzione e il rispetto delle misure igieniche. Il Consiglio Federale è consapevole che con questi allentamenti il rischio di percezione si abbassa. Sarà

la responsabilità di ognuno a fare la differenza. Teniamo alta la guardia. Abbiamo l'occasione di costruire una nuova normalità imparando a convivere con il virus. Dal 18 giugno, se la situazione dovesse rimanere stabile, saranno mantenuti 15 posti in cure intense, una cinquantina in reparto e alcuni in riabilitazione. Per mantenere il grado di prontezza, vi sono alcune deroghe necessarie ai mandati di protezione. Dal 15 giugno, come comunicato ieri, i centri di primo soccorso ad Acquarossa e Faido saranno di nuovo agibili al cento per cento".
 

"Nonni e nipoti, si può... ma in tutta sicurezza"
 

De Rosa: "Il numero dei contagi in casa anziani è vicino allo zero. Ieri, il Consiglio Federale ha detto che i nonni possono tornare ad abbracciare i nipoti. Stiamo lavorando per tornare ad abbracciarsi. Nelle case anziani saranno di nuovo permesse le visite in camera in tutta sicurezza. In questi mesi, la tecnologia ha dato un colpo di mano. Ma è ora di tornare ai contatti protetti a tu per tu".
 

"Tanti test e pochi contagi"

Merlani: "Ad oggi ci sono 3'310 casi confermati, due in più rispetto a ieri. Sono ricoverate 41 persone negli ospedali. Ci sono due persone in terapia intensiva. I decessi sono 348. È importante sottolineare che il virus c'è: nell'ultima settimana abbiamo fatto 294 test e la percentuale di positività è circa dell'1%. Si testa molto e si trova poco perché il virus circola poco. Non vuol dire che il virus non sta circolando. L'11 maggio ho espresso la mia preoccupazione sulle riaperture e, dopo due settimane e mezzo, posso dire che possiamo progressivamente allentare le misure. Il virus non è sparito: c'è, tornerà e probabilmente farà anche una seconda ondata. Il virus non se ne andrà. Sta a noi convivere con lui e fare in modo che faccia meno danni possibili".
 

"Sole all'orizzonte per gli anziani"
 

Gobbi: "Anche per gli anziani si sta alzando il sole all'orizzonte. Sono segnali positivi. Quando diciamo prudenza non significa avere paura, ma rispetto di un virus che è destinato a rimanere con noi. Riusciremo a gestirlo insieme senza scivolare verso una seconda chiusura delle attività economiche, individuali e sociali. Prudenza e rispetto sono l'antidoto per evitare la seconda chiusura".

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